A Romans d’Isonzo i Nomadi festeggiano i loro splendidi 55 anni
Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”.
Parte da Romans d’Isonzo il tour estivo 2018 della storica band dei Nomadi dal titolo “Tutta la vita. Tour 55 anni”: sabato 16 giugno alle 21.00 la band più longeva d’Italia si esibirà al Campo sportivo “F.lli Calligaris” per un appuntamento ormai storico per la località isontina – come illustrato oggi dal Sindaco di Romans Davide Furlan, con l’Assessore alla Cultura Alessia Tortolo e il Presidente dell’a.s.d. Pro Romans Medea Daniele Cumin – con un concerto che rinnova l’annuale dedica che l’amministrazione riserva, in collaborazione con il Nomadi Fans Club “Cico Falzone” di Cormons, al fondatore e voce storica dei Nomadi Augusto Daolio, organizzando un evento a favore dell’Associazione “Augusto per la vita”.
Lo scopo primario dell’Associazione, nata nel 1992 dopo la morte dell’indimenticato leader del gruppo, è la ricerca oncologica e la formazione di medici specializzati: un’attività che ha portato amici e fans in questi 25 anni di attività nel nome di Augusto a consegnare a Centri Oncologici e Ospedali quasi un milione di euro. Il connubio tra il Comune di Romans d’Isonzo e l’Associazione dura da tempo: da più di quindici anni a Romans si svolge il raduno annuale organizzato dal Nomadi fans club Cico Falzone, nel corso del quale vengono raccolti fondi da destinare alla ricerca.. Particolarmente sentita la ricerca sul mesotelioma pleurico, malattia che ha segnato profondamente anche le comunità dell’isontino, con tantissimi operai impiegati presso i cantieri di Monfalcone dove nei decenni passati si è fatto un ampio uso di amianto.
Sono i primi anni 60 quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, una denominazione scelta un po’ per caso, ma forse anche per destino. Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel 72 Io Vagabondo ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.
Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo, ma al contrario riescono a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente.
Ad oggi il gruppo emiliano conta 52 lavori, fra dischi in studio, live e raccolte per un totale di oltre 15.000.000 copie vendute. Ma ci sono anche altri numeri importanti: 100 fans club dal Trentino alla Calabria e oltre 150 Cover Band. Accanto vi è da sempre anche l’impegno umanitario che ha visto i Nomadi promotori di varie iniziative di solidarietà e numerosi viaggi benefici. A distanza di tre anni dal precedente lavoro, nell’ottobre 2017 esce il nuovo attesissimo album di inediti dei Nomadi: “Nomadi Dentro”. Il titolo carico di significato e fortemente voluto da Beppe Carletti, rappresenta a pieno l’identità della storica formazione emiliana. Allo stesso tempo è un album ricco di novità, tra tutte la presenza di Yuri Cilloni (voce della band dal 3 marzo 2017) e dall’importante contributo ai testi di Marco Rettani: elementi, questi, che portano una ventata di freschezza al nuovo capitolo discografico dei Nomadi. Oltre a quella di Rettani, l’album vanta le collaborazioni di penne importanti, tra le quali quella di Alberto Salerno e quella di Francesco Guccini.
I Nomadi sono Beppe Carletti (tastiere, fisarmonica e cori – dal 1963), Cico Falzone (chitarre e cori – dal 1990), Daniele Campani (batteria – dal 1990), Massimo Vecchi (basso, voce – dal 1998), Sergio Reggioli (violino, voce – dal 1998), Yuri Cilloni (voce – dal 2017).
A Romans d’Isonzo il concerto sarà anche l’occasione per un importante iniziativa dell’Amministrazione comunale che nella mattinata di sabato intitolerà ufficialmente all’Associazione “Augusto per la vita” l’area verde di via Atleti Azzurri d’Italia. Si tratta di un parco giochi situato presso la zona sportiva particolarmente frequentata da famiglie, ragazzi e bambini, soggetti verso i quali il Comune vuole veicolare un forte messaggio di pace e fratellanza.
L’iniziativa ha coinvolto anche il Centro di Aggregazione Giovanile di Romans d’Isonzo MeetYou impegnato nell’individuazione di una frase significativa di Augusto Daolio da apporre sui cartelli segnaletici del parco, per rendere i ragazzi partecipi del progetto e trasmettere loro il messaggio contenuto nei lavori di Augusto Daolio, sempre nel segno della convivenza e l’incontro pacifico. La targa riporterà la sua frase “Bastava un niente, un campo verde. Bastava un niente per sorridere”.