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Tolmezzo premiata a Milano per la raccolta differenziata al Giro d’Italia

“È un onore rappresentare una comunità di cittadini e appassionati di ciclismo campioni di civiltà”, sono le prime parole pronunciate a caldo dal sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo dopo aver ricevuto, stamattina a Milano, il premio “Giro d’Italia Ride Green”, riservato alle città sedi di tappa e di arrivo che hanno differenziato più rifiuti.


Tolmezzo è arrivata seconda nella classifica riservata alle sedi di partenza (la tappa era la Tolmezzo-Sappada dello scorso 20 maggio) con il 93,1% di rifiuti differenziati in occasione della partenza, davanti a Venaria (90,9%) e dietro ad Abbiategrasso 93,3%. La classifica delle città sedi di arrivo è stata vinta da Nervesa della Battaglia (91,,5%) davanti a Osimo (91,4) e Bardonecchia (90,9%),il che pone Tolmezzo seconda nella classifica assoluta.

Davanti al direttore generale di Rcs Sport Paolo Bellino, Brollo ha commentato il riconoscimento aggiungendo che: “il risultato è merito di molti, a cominciare dai volontari, senza i quali l’intera organizzazione della tappa sarebbe stata molto più complicata, per non dire impossibile, e dalla volontà della gente di differenziare. Volontari e volontà sono stati due cardini, un po’ come lo sono nella giornata ecologica che ogni anno svogliamo per recuperare i rifiuti che gli incivili disseminano per il territorio comunale. Ecco, questo importantissimo risultato, che è una medaglia non solo per Tolmezzo, ma per l’intero Friuli e per la Regione certifica che siamo messi molto bene in quanto a sensibilità e pratiche ambientali, ma deve altresì fare da traino per scoraggiare quei pochi renitenti alla civiltà, che si devono sentire sempre più fuori moda, perché attorniati da persone a modo. Il Giro d’Italia ha rilanciato l’immagine di Tolmezzo e della Carnia davanti a milioni di telespettatori e averlo fatto in modo sostenibile e attento all’ambiente è un risultato importante. Come è stato ricordato stamane nella premiazione di Milano, a due ore dalla partenza a Tolmezzo non c’era quasi più nulla che mostrasse l’impatto negativo della mastodontica macchina organizzativa sulla città e sull’ambiente”.