Stangata sulle imprese artigiane dell’autotrasporto FVG, si rischia il fermo
Stangata sulle imprese artigiane dell’autotrasporto del Friuli Venezia Giulia, che rischiano di perdere anche fino a 6/7 mila euro – e in media 4/5mila euro – per una circolare dell’Agenzia delle entrate che non è arrivata entro la scadenza della dichiarazione dei redditi (il 2 luglio) e che non si sa se arriverà entro il 20 agosto per dare modo alle imprese almeno di limitare i danni.
Sale sulle barricate il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg, Pierino Chiandussi, che denuncia «la completa assenza sulla questione del Governo, dopo che tutte le associazioni di categoria delle diverse sigle sindacali hanno inviato al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli non una, ma due lettere di sollecitazioni per lo sblocco della situazione», spiega.
La circolare mancante è quella che deve definire le deduzioni forfettarie delle spese non documentate, che sono concesse per i redditi d’impresa dell’anno 2017. «Per la fruizione di tale misura però – spiega Chiandussi – à necessario che l’Agenzia delle entrate fornisca il comunicato con i relativi importi con cui si dà il via alle agevolazioni». Si tratta di una misura «imprescindibile per la tutela del settore artigiano dell’autotrasporto», sottolinea Chiandussi.
«Non abbiamo neppure più parole per commentare una situazione incresciosa – aggiunge il presidente -. Si tratta di una misura che ci consente di restare competitivi. Forse i decisori non si rendono conto che quando le nostre imprese chiudono sono posti di lavoro che se ne vanno. Se vogliamo eliminare le piccole imprese che sono il valore del nostro territorio – prosegue –, credo che poi si pagheranno conseguenze significative».
Le deduzioni forfettarie si applicano, per esempio, sui trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa. Per tali fattispecie nel periodo d’imposta 2016 era stata prevista una deduzione di 51 euro. La deduzione spetta anche per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del Comuni in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35% di quello riconosciuto per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale.
L’appello di Confartigianato Fvg è che «la situazione si sblocchi almeno entro la prossima scadenza fiscale del 20 agosto perché, in caso contrario, la risposta della categoria sarà il fermo dell’autotrasporto», conclude Chiandussi.