Torna l’ipotesi della grande “provincia speciale” della Montagna friulana
Tra le ipotesi di riforma degli enti territoriali che prevede la cancellazione delle Uti, fortemente voluta dal governatore regionale Massimiliano Fedriga e dalla sua maggioranza, vi è anche quella della costituzione di una unica grande “area montana” regionale.
Una sorta di provincia della montagna che avrebbe come “capoluogo” Tolmezzo. E che “ingloberebbe” anche la montagna pordenonese. O almeno – siamo ancora nell’ambito di ipotesi allo studio – una buona parte di essa. Così ha svelato in questi giorni il Gazzettino, riaprendo il dibattito tra gli amministratori locali che sul fronte pordenonese, a parte qualche eccezione, hanno già alzato gli scudi.
Ad intervenire nella discussione anche il Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl.
“Non esiste alcuna “montagna pordenonese”, neologismo assurdo inventato dai mass-media per cancellare il Friuli. Esiste solo la MONTAGNA FRIULANA che era divisa sul piano amministrativo tra la provincia di Pordenone e la Provincia di Udine. Montagna friulana unita da molti importanti elementi: la lingua e la cultura friulana, la stessa identità etnica (quella friulana) e l’aver condiviso con il resto del Friuli la complessa storia plurimillenaria di questa regione storica e geografica. Lingua, cultura, identità friulane e storia del Friuli che la città di Pordenone, nel suo ruolo di capoluogo della Provincia di Pordenone, nel tentativo di accreditarsi capoluogo di una provincia letteralmente inventata e imposta nel 1966, per 50 anni ha cercato caparbiamente di cancellare”. Qui per continuare a leggere…