L’orgoglio della Protezione Civile Fvg in scena a Ravascletto
“L’onore e l’orgoglio di rappresentare il sistema della Protezione civile regionale riconosciuto come modello nazionale di organizzazione e di efficienza, che anche in quest’ultima occasione dell’emergenza per il maltempo ha dimostrato valore, competenza e capacità”.
Lo ha detto oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso della 20.a Giornata del volontario, organizzata dalla Protezione civile regionale a Ravascletto “quale segno di attenzione nei confronti dei territori che hanno subito i danni delle alluvioni di fine ottobre”, come ha sottolineato lo stesso governatore.
Dopo aver espresso a tutti i volontari presenti uno speciale ringraziamento per l’essersi messi a disposizione della comunità, Fedriga ha subito affrontato il tema della cura e della sicurezza del territorio, evidenziando come le attuali normative penalizzino chi opera per prevenire quelle conseguenze che generano danni e mettono a rischio la vita delle persone.
In particolare il governatore ha fatto riferimento a quegli interventi indifferibili come lo sghiaiamento dei fiumi o il taglio degli alberi, per i quali i funzionari lavorano sotto la spada di Damocle di eventuali esposti o denunce da parte di quegli “ambientalisti da salotto che in molti casi sono estranei al territorio”.
Ricordando il suo ruolo di commissario per l’emergenza maltempo, Fedriga ha detto di nutrire aspettative per una veloce esecuzione delle opere, “perché ho la certezza di poter contare sugli uomini e le donne della nostra Protezione civile, che sono il cuore della nostra regione”.
Infine il governatore, ripercorrendo le giornate vissute sul campo nelle giornate delle alluvioni, ha voluto esprimere gratitudine a tutte le istituzioni e le articolazioni dello Stato, come le Forze dell’ordine e i Vigili del fuoco, che hanno lavorato assieme alla Protezione civile regionale.
Da parte sua il vicegovernatore, con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha parlato di un esercito straordinario di “angeli azzurri” che rappresentano la storia e il carattere di questa regione, partendo dall’esperienza del terremoto del ’76, quando di fatto i presidenti Comelli e Biasutti e il commissario straordinario Zamberletti crearono i presupposti della nascita della protezione civile, fondata su quello che è stato un modello di ricostruzione preso ad esempio a livello mondiale.
Un’eccellenza, come ha spiegato Riccardi, che ha dimostrato di essere sempre tale nel tempo, a prescindere da chi fosse alla guida della Regione, ricordando il lavoro fatto nel 2003 dall’allora presidente Illy, dall’ex vicepresidente Gianfranco Moretton e dal capo dipartimento nazionale Bertolaso, così come l’impegno per l’emergenza incidenti in autostrada portata avanti dal presidente Tondo.
“In particolare – ha puntualizzato Riccardi – le opere realizzate grazie agli stanziamenti del 2003 ci hanno consentito oggi di aver limitato sensibilmente i danni rispetto alla potenza dell’evento atmosferico”.
Riccardi ha poi elencato alcune cifre di quanto è stato fatto da fine ottobre a oggi: 70 interventi di somma urgenza per oltre 3 milioni di euro di lavori, con la messa in sicurezza della viabilità, dei corsi d’acqua e delle frane.
“Adesso – ha aggiunto Riccardi – ci aspetta la parte della ricostruzione. In questo ho grande fiducia nel commissario, che è il nostro comandante in capo, il quale nei giorni dell’emergenza è stato in prima linea assieme a tutti noi e alle persone in difficoltà”.
Infine, un’autorevole e importante attestazione di stima per la Protezione civile Fvg è stata manifestata dal capo dipartimento nazionale Angelo Borrelli, il quale ha ribadito come la realtà regionale rappresenti un modello per tutto il Paese, in un contesto attuale nel quale “il governo ha rimesso al centro il ruolo della Protezione civile”.
Tra i presenti all’evento anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti.