Continua ad oltranza il presidio alla DM Elektron di Buja
Braccia incrociate ieri alla Dm Elektron di Buja dove serpeggia preoccupazione tra i 130 lavoratori dopo che l’impresa ha acquisito uno stabilimento in Romania e secondo i sindacati sarebbe intenzionata spostando lì i macchinari. Per 8 ore Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno indetto uno sciopero. Chiedono all’azienda rassicurazioni sul futuro dello stabilimento: “Dovrebbero arrivare nuove linee produttive, ma per ora c’è solo un progressivo svuotamento dello stabilimento – ha spiegto Fabiano Venuti della Fim-Cisl – e non è mai stato presentato un piano industriale. E non si può cambiare linea produttiva dall’oggi al domani”.
Il timore, per i sindacati, è che sia solo una promessa che illude i lavoratori mentre i macchinari che finora permettono l’attività industriale a Buia “vengono caricati sui camion e spediti in Romania”.
“Insoddisfacenti le risposte date da Dm Elektron in relazione alle richieste di garanzia sul futuro dello stabilimento di Buja di cui ad oggi – si legge nel volantino di proclamazione dello sciopero – non si conosce un vero e proprio piano industriale”.
Il presidio di lavoratori e sindacati, come documentato da Gianpaolo Roccasalva della Fiom, è proseguito tutta la notte ed è tutt’ora in corso: “Stiamo bloccando i camion che devono portare delle linee di produzione in Romania. Il rischio che a Buia non resti lavoro è molto alto, visto che l’azienda ci propina solo chiacchiere e non un piano industriale” scrive su Facebook.