Ovaro, entro l’estate il Ponte di San Martino sarà ripristinato
Il ponte di San Martino che collega il centro di Ovaro alle sue frazioni sarà ripristinato entro la fine dell’estate.
Ad annunciarlo il vice governatore con delega alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, che oggi, assieme al vice presidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, ha effettuato un sopralluogo al manufatto sul torrente Degano che collega la strada regionale 355 con la statale 465, parzialmente crollato durante l’ondata di maltempo del 29 ottobre scorso. Al sopralluogo hanno preso parte anche le parlamentari Sandra Savino e Aurelia Bubisutti.
“Voglio rassicurare la popolazione che il ripristino del ponte sarà fatto con fondi regionali e che la Protezione Civile ha già svolto tutte le verifiche necessarie”, ha affermato Riccardi, evidenziando che a differenza di altri interventi di somma urgenza effettuati all’indomani dell’emergenza “questa è un’opera che non mette a rischio l’incolumità e la vita delle persone, ma fa parte di quell’elenco di interventi di seconda categoria considerati necessari, ma non immediatamente urgenti”. Dalle indagini effettuate il ponte non è stato compromesso dal punto di vista statico. I lavori di ripristino, stimati nell’ordine di 700 mila euro, consisteranno nel rifacimento della spalla e nella prosecuzione della scogliera di contenimento.
“Contiamo di completare l’attività di progettazione e autorizzazione entro fine marzo, per poi dare avvio ai lavori che dureranno dai 4 ai 5 mesi”, ha precisato Riccardi. Il ponte dovrebbe pertanto tornare ad essere percorribile entro la fine dell’estate.
Il vicegovernatore ha quindi respinto le polemiche degli ultimi giorni. “Ovaro e la Val Degano non sono state abbandonate e di ciò sono testimonianza le tante giornate trascorse qui nei giorni dell’emergenza e in quelli successivi. L’intervento è previsto e già calendarizzato a dimostrazione dell’impegno della Regione e della Protezione Civile per risolvere i problemi della comunità di Ovaro che, come ho detto, sono gravi, ma riguardano una situazione di disagio e non di rischio per l’incolumità dei cittadini”.
Le risorse proprie già messe a disposizione della Regione per l’emergenza maltempo di fine ottobre ammontano a 43 milioni cui si aggiungono 6,5 milioni di fondi assegnati dallo Stato per gli interventi di massima urgenza, a fronte di una stima complessiva dei danni causati dalla tempesta Vaia in tutta la Carnia e dal maltempo che ha colpito anche le zone costiere, di 553 milioni. “Ora attendiamo di conoscere a quanto ammontano le ulteriori risorse che lo Stato potrà riconoscerci rispetto alla somma dei danni. È una macchina complessa con procedure complicate, su cui siamo impegnati con il massimo rigore”, ha concluso Riccardi.