A Gemona un convegno sul legno come risorsa insostituibile
“Il legno: una risorsa insostituibile” è il tema del convegno che si terrà mercoledì 6 marzo, alle ore 18, nella sala del cinema teatro Sociale di Gemona del Friuli.
Nutrito e di alto livello il parterre dei relatori, i cui interventi verranno coordinati dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. Partecipano il sindaco di Gemona, Roberto Revelant; il presidente del consorzio Innova FVG, Michele Morgante; il vicepresidente di Confindustria Udine, Fabrizio Cattelan; il professore associato in Silvicoltura e gestione forestale del Dipartimento di Scienze agroalimentari e animali dell’Università degli studi di Udine, Giorgio Alberti; il presidente dell’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Udine, Paolo Bon; Gianni De Infanti di Filiera Legno FVG; il vicepresidente di Fantoni spa, Paolo Fantoni; l’architetto e urbanista nonchè professore di Urbanistica al Politecnico di Milano, Stefano Boeri; l’assessore alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione FVG, Stefano Zannier; il presidente del Consiglio Regionale, Piero Mauro Zanin; il sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, Vannia Gava.
Proprio l’ampio spettro di competenze ed esperienze consentirà di approfondire molteplici aspetti dell’utilizzo del legno, “dall’oggetto di design all’edificio, dal cucchiaio al grattacielo”, rispondendo peraltro alla domanda chiave: perché scegliere il legno per le costruzioni. Le statistiche forestali attualmente disponibili, sebbene caratterizzate da un certo livello di incertezza, mettono in evidenza lo scarso utilizzo dei boschi friulani, nonostante i buoni livelli provvigionali e di accrescimento. Ciò è particolarmente evidente se confrontato con la Francia, la Spagna e il Portogallo o con la Germania e la Gran Bretagna ed è in primo luogo imputabile alla frammentazione della proprietà forestale privata. Infatti, i boschi in Friuli Venezia Giulia sono per il 56% di proprietà privata che, nella maggior parte dei casi, è frammentata e polverizzata in particelle con superfici estremamente ridotte. Contestualmente, la tipologia di proprietario forestale è cambiata nel tempo: si tratta, infatti, di individui che spesso non sono residenti in loco (proprietari forestali urbanizzati), spesso difficilmente individuabili o reperibili (terreni silenti), che hanno una scarsa conoscenza della localizzazione della loro proprietà, della sua consistenza, delle opportunità gestionali e delle problematiche/approcci gestionali. Accanto a ciò, gli attuali strumenti di pianificazione identificano in maniera generalizzata obiettivi e strategie del settore forestale, ma non forniscono strumenti operativi di supporto utili al singolo proprietario forestale. Il convegno vuole portare gli esempi esistenti in Europa e che potrebbero essere replicati anche in Friuli Venezia Giulia, alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento.