Pronti 48 milioni per lo sanità e lo sviluppo del territorio montano FVG
“La Regione con questi 48 milioni mira a intervenire, oltre che sul sistema della salute, anche a favore della montagna: dagli interventi sulla sicurezza ambientale a quelli per gli impianti sciistici, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita dell’economia e del lavoro. E proprio per l’area montana quello di oggi è solo il primo di una serie di stanziamenti già programmati per il prossimo futuro”.
Così l’assessore regionale alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, a commento della delibera approvata dalla Giunta su sua stessa proposta, in ordine alla nuova destinazione del finanziamento di 48 milioni di euro della Cassa Depositi e prestiti (Cdp) originariamente previsto per il sistema sanitario regionale e per il progetto dell’impianto di collegamento tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo- Nassfeld.
A seguito infatti della delibera adottata nella precedente legislatura che revocava l’interesse pubblico per il project financing dell’opera funiviaria Pontebba-Pramollo, l’attuale Giunta regionale ha deciso di riconvertire l’operazione di prestito finalizzandola sul comparto sanitario e sull’area montana e dividendo la spesa in due annualità: 44.665.950 euro per il 2019 e 3.334.050 per il 2020.
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Nel dettaglio i 48 milioni vengono destinati a una serie di nuovi interventi sul territorio, a partire dai 29.515.150 euro per l’acquisizione di beni mobili e tecnologici da parte delle Aziende del sistema sanitario. Sono invece 5.098.000 gli euro che andranno a sostenere la realizzazione di una serie di opere per il potenziamento e l’efficientamento del sistema irriguo, a benefico del settore produttivo dell’agroalimentare regionale.
Un’altra parte rilevante del finanziamento (2.116.000 euro) è riservata alla realizzazione di interventi di manutenzione idraulica dei corsi d’acqua, della viabilità forestale e del territorio montano in genere.
Un beneficiario significativo del cambio di destinazione di spesa è il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana al quale sarà dirottata la cifra totale di 2.700.000 euro per lavori di manutenzione e potenziamento di impianti idrovori e il recupero di un immobile, oltre all’intervento per l’adeguamento funzionale dell’opera di presa dal Fiume Tagliamento e del casello di guardia a Ospedaletto in comune di Gemona.
Al Consorzio di Bonifica Pianura Isontina sono affidati, sotto la formula della delegazione amministrativa, i lavori di ripristino e di bonifica degli storici terrazzamenti sul costone carsico triestino (500mila euro).
Nella lista degli interventi trovano spazio anche il dragaggio e il ripristino arginale del fiume Natissa (400mila euro nel 2019 e 1.745.000 nel 2020) e la manutenzione straordinaria della difesa spondale sinistra del fiume Tagliamento nel tratto della foce (600mila nel 2019 e 225.000 nel 2020).
Tra gli altri comuni interessati dal finanziamento della Cdp anche San Daniele del Friuli (80mila euro per adeguamento del macello municipale), Dignano (200mila nel 2019 e 600mila nel 2020 per recupero strutturale a favore della bachicoltura) e Cordenons (720mila per interventi riservati a Pmi e artigianato).
Viene destinata infine a Promoturismo Fvg la cifra complessiva di 3.734.050 euro, i quali saranno destinati all’integrazione e al potenziamento degli impianti di innevamento e all’acquisto di mezzi speciali (1.500.000 euro), all’integrazione paravalanghe (410.000 euro), alla sostituzione delle reti chiodate (470.000 euro) e alla revisione degli impianti di risalita (356.800 nel 2019 e 734.050 nel 2020).
LA REPLICA DELL’OPPOSIZIONE
“Gli ultimi interventi della Giunta non solo non hanno nulla di strategico, ma tolgono importanti finanziamenti alla montagna per disperderli vanamente in mille rivoli”.
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Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando la delibera approvata dalla Giunta Fedriga
“Il centrodestra aveva promesso una nuova epoca d’oro per tutti i poli della regione, con piste nuove, nuovi demani, potenziamenti un po’ ovunque. Poi, alla prova dei fatti ci ritroviamo con poche briciole, 4 milioni al posto dei 35 derivanti dal progetto Pramollo. Con la chiusura di quel capitolo, l’auspicio era che la nuova amministrazione rivedesse, a favore della montagna e di Pontebba, le risorse che si sono liberate, ma questo pare sia destinato a rimanere una speranza”.
Insomma, conclude Santoro, “il solito metodo della Giunta: distribuzione tappabuchi o a caso, senza strategia, ma con una visione che non va oltre all’ordinario”.