Che colpo per Lara Della Mea, vince la Coppa Europa di slalom
La stagione internazionale di Lara Della Mea si chiude alla grande. La tarvisiana sale per la terza volta sul podio in Coppa Europa chiudendo seconda nello slalom di Folgaria, come le era già successo a Trysil e a Melchsee Frutt, e conquista la coppa di specialità scavalcando all’ultima gara la ceca Gabriela Capova, che partiva con 15 punti di vantaggio e sulla pista italiana è arrivata soltanto tredicesima subendo il sorpasso della rivale.
Lara era quinta dopo la prima manche disputata alle 8 del mattino, con appena cinque centesimi di vantaggio sulla Capova: serviva dunque una grande seconda manche per ribaltare la classifica ed è arrivata. Con il terzo tempo di manche, infatti, l’azzurra ha recuperato due posizioni e ha chiuso soltanto alle spalle della britannica Charlie Guest, con un ritardo complessivo di 28 centesimi, due meno della svedese Emelie Wikistroem, scivolata dalla prima alla terza posizione.
Della Mea conquista così il posto fisso in Coppa del mondo per la prossima stagione, relativamente alle gare di slalom, per quanto ormai già in questa stagione la friulana è stata quasi sempre convocata, vantando ben sei presenze, con tre piazzamenti nelle trenta e il 16° posto di Semmering come miglior risultato. Considerando anche la medaglia di bronzo nel team event ai Mondiali, è stata davvero un grandissimo anno.
“E’ stata una giornata fantastica – commenta a fine gare la tarvisiana – che corona una stagione superlativa. Sono felicissima. Ci tenevo a chiudere in bellezza e non mi sono certo risparmiata, attaccando in entrambe le manche ed è andata bene. In autunno mi sono presentata al cancelletto con punteggi fuori dai trenta, gara dopo gara sono arrivate soddisfazioni e punti. Ma non è finita. Adesso ci sono gli assoluti e poi voglio partecipare a delle Fis in gigante, specialità dove devo ancora lavorare molto. E dopo arriverà il meritato riposo”.
A Lara sono andate le congratulazioni del presidente della FISI FVG Maurizio Dunnhofer.
(foto di Raffaele Merler)