Il presidente del consiglio regionale Zanin in visita a Ragogna per parlare di sanità e enti locali
Sanità ed Enti locali fra i temi al centro dell’incontro che il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin ha avuto con gli amministratori del Comune di Ragogna, il sindaco Alma Concil e gli assessori Mirco Daffara, Marco Pascoli e Claudio Maestra che hanno evidenziato le difficoltà insorte dopo le riforme attuate in questi due ambiti e l’accorpamento del Sandanielese con l’Alto Friuli.
L’attività del distretto sanitario di San Daniele ha risentito delle criticità tra territori distanti e diversi tra loro – hanno spiegato a Zanin sottolineando anche le difficoltà nel sostituire il personale dei comuni che va in pensione.
La visita a Ragogna è stata così l’occasione per il presidente del Consiglio regionale per rassicurare gli amministratori sul sostegno che sarà dato ai Comuni per quanto riguarda le dotazioni organiche di personale, con facilitazioni nei piani di assunzione, ma anche per parlare del sistema degli Enti locali.
“Va costruito su base volontaria, per funzioni e servizi condivisi – ha ribadito Zanin, citando l’esempio del Consorzio della Comunità collinare -: una esperienza efficace che ha favorito la crescita dei comuni aderenti – ha sottolineato il presidente evidenziando che, sulla base del principio di adeguatezza, è ai comuni più strutturati e di maggiori dimensioni che spetta di fare anche per quelli con meno possibilità. La ricostituzione delle aree vaste coprirà infine il vuoto lasciato dalle ex Province, sostituendo anche le Uti che si sono rivelate inadeguate”.
Ma Zanin ha anche parlato dell’impegno della Regione per riqualificazioni urbane e investimenti infrastrutturali, con i 120 milioni di euro messi a disposizione dei Comuni, e della velocizzazione degli appalti attraverso la piattaforma regionale.
Passaggi importanti ai quali si aggiunge l’attenzione anche per altri problemi sollevati dall’amministrazione ragognese che ha posto in primo piano la necessità di tutelare l’ecosistema del Tagliamento, esprimendo tuttavia la contrarietà a interventi invasivi, pur nel quadro di una doverosa salvaguardia di Latisana; ma la Regione – hanno detto – deve essere protagonista e non delegare alla Protezione civile nazionale.
Sindaco e assessori si sono soffermati anche sull’importanza del ruolo delle associazioni che operano sul territorio e sulle ripercussioni negative che la norma anticorruzione potrà avere su di esse in fatto di adesioni.
Infine si è parlato dell’utilizzo del castello e dell’allestimento del Museo storico, dei lavori di adeguamento della sala teatrale della frazione di Muris, di efficientamento energetico della scuola primaria, del finanziamento delle infrastrutturazioni, degli interventi per adeguare i plessi scolastici e degli investimenti per sostenere le famiglie che – ha puntualizzato Zanin – vanno aiutate anche per contrastare un preoccupante calo demografico.