I Carabinieri restituiscono alla comunità di Illegio due statue rubate nella chiesa di San Floriano nel 1968
Oggi nella sala del Nuovo Cinema David di Tolmezzo, alla presenza del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Udine, Mons. Guido Genero, del Delegato Arcivescovile per i Beni Culturali, Mons. Alessandro Piussi, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Udine, dell’Arcivescovo Emerito di Udine, Monsignor Pietro Brollo, del Nunzio Apostolico, Arcivescovo Monsignor Diego Causero e dell’Assessore Regionale alle finanze e patrimonio, Barbara Zilli, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, Maggiore Lanfranco Disibio, ha restituito a Monsignor Angelo Zanello, parroco di Illegio, due importantissime sculture in legno policromo con dorature, raffiguranti “San Vito” e “San Maurizio”, asportate il 15 novembre 1968 dalla pala d’altare della chiesa di San Floriano Martire di Illegio. Le opere, eseguite nel 1497 dal maestro Domenico Mioni detto “Domenico da Tolmezzo” (1467-1529), sono state recuperate a seguito di un’attività investigativa svolta dal Nucleo TPC di Firenze e coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
L’indagine è stata avviata nel febbraio 2017, a seguito di una segnalazione di un antiquario umbro che si è rivolto al Nucleo Carabinieri TPC di Firenze dopo essersi accorto che le statue acquistate all’estero, in buona fede, potevano avere una provenienza illecita. Il confronto delle fotografie delle opere, con le immagini presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha permesso di accertare che le stesse provenivano dal furto perpetrato nella Chiesa di San Floriano Martire di Illegio il 15 novembre 1968.
I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che le due opere, prima di giungere nelle mani dell’antiquario umbro, erano state acquistate da un commerciante di Praga che, a sua volta, le aveva comprate nel 2016 in una casa d’aste di Bonn (Germania).
Pertanto, le indagini sono state indirizzate in Germania nella speranza di reperire le altre statue provenienti dal medesimo furto in cui sono state sottratte 22 sculture appartenenti al Polittico dell’importante scultore friulano. Gli accertamenti espletati, in collaborazione con la Polizia Tedesca e l’Interpol, non hanno permesso di individuare le altre 20 opere, in quanto veniva appreso che le stesse erano detenute da una collezionista nel frattempo deceduta ed i cui eredi non erano a conoscenza di chi avesse successivamente acquistato i beni.
La restituzione è avvenuta, a margine della presentazione del nuovo film su Illegio e sul suo “Miracolo d’arte” dopo l’anteprima realizzata presso la filmoteca Vaticana mercoledì scorso.
Le due statue ritrovate, di elevatissimo valore storico e artistico, ritorneranno, grazie all’impegno, alla determinazione e alla perseveranza dei militari del Nucleo TPC di Firenze a ricomporre, in parte, il lavoro di notevole valore culturale di uno dei più conosciuti intagliatori del nord Italia del XVI secolo, permettendo così alla comunità di poter tornare ad ammirare quel patrimonio artistico nazionale fino ad oggi disperso.
Se è stato l’antiquario a segnalare le due sculture, del resto contenute nell’archivio fotografico delle opere rubate, non si vede quale sia il merito dei carabinieri, che non sono riusciti a recuperare nessun’altra delle statue lignee oggetto del furto.