E-Distribuzione dà garanzie alla montagna, rimane il presidio operativo a Tolmezzo
E-Distribuzione è pronta a garantire la sua attività in favore del territorio montano e in particolare Tolmezzo continuerà ad ospitare un presidio operativo con uffici e deposito per collocare gruppi elettrogeni, materiali e attrezzature. In caso di disservizio, sarà assicurato, come di consueto, il ripristino del servizio e la riparazione dei guasti nel più breve tempo possibile. Accanto a ciò la sede di Gemona garantirà inoltre un presidio più baricentrico con una migliore gestione del territorio, nonché un ambiente moderno e maggiormente adeguato alle esigenze tecnico-organizzative.
Questo l’impegno dei vertici di Enel Distribuzione assicurato alla parlamentare tolmezzina Aurelia Bubisutti (Lega), che in questi mesi si è spesa direttamente per evitare un ulteriore impoverimento dei servizi sul territorio montano alla luce del piano di riorganizzazione del gruppo in Friuli Venezia Giulia.
“Non appena nell’autunno scorso sono emerse le prime avvisaglie sul rischio di riduzione dell’operatività in montagna con l’accorpamento delle sedi di Tolmezzo e Tarcento – spiega Bubisutti in una nota -, mi sono impegnata a fondo per fermare questo percorso che andrebbe a penalizzare ulteriormente la montagna e i suoi cittadini. Prima a Roma poi a Udine ho incontrato i responsabili di Enel Distribuzione, facendo pressing e chiedendo assicurazioni su servizi e investimenti, lavorando intensamente per allontanare la minaccia di presidi di facciata. Anche perchè l’alluvione dell’ottobre 2018 ci ha fatto capire che per affrontare emergenze del genere occorre tempestività e presenza sul territorio”.
La rete elettrica, hanno illustrato durante il confronto i rappresentanti di Enel, è presidiata 24 ore su 24 dai Centri Operativi territoriali, che possono intervenire da remoto attraverso i sistemi di telecontrollo e attivare gli interventi delle squadre se necessario. E uno di questi è presente proprio a Udine, dal quale si monitora h24 lo stato della rete anche nella zona di Tolmezzo, con la possibilità di rilevare immediatamente un’interruzione e intervenire rapidamente per ripristinare il servizio.
“Le modalità di presidio operativo del territorio restano peraltro sostanzialmente invariate – hanno aggiunto i vertici di Enel -. La riorganizzazione non è finalizzata infatti alla chiusura di sedi ma mira esclusivamente all’ottimizzazione e alla razionalizzazione dell’organizzazione interna”.
Nello specifico il progetto di riorganizzazione, prevede l’aggregazione della regione Friuli Venezia Giulia all’Area “Nord” (Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia); la conferma del Centro operativo di Udine; la zona di Udine-Monfalcone-Pordenone; la razionalizzazione in 5 unità operative (Udine, Tarcento-Tolmezzo, Maniago, Pordenone- S. Vito al Tagliamento, Cervignano-Latisana-Monfalcone), che si avvalgono di 12 squadre di personale operativo capillarmente distribuite sul territorio; la conferma del distaccamento progettazioni e lavori di Udine.
Per quanto riguarda le risorse tecnico operative, non è prevista alcuna riduzione della loro presenza sul territorio; le stesse continueranno pertanto a svolgere le proprie attività secondo le consuete modalità. Nessuna variazione è altresì prevista per il servizio di presidio e riparazione dei guasti fuori dall’orario di lavoro in quanto il personale reperibile interviene con il mezzo sociale assegnato partendo dalla propria residenza.
Dal 2014 ad oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati assunti 74 operai – in possesso di diploma tecnico quinquiennale – che sono stati qualificati attraverso un percorso di apprendistato professionalizzante. In particolare, nel periodo 2016-2017 e-distribuzione ha investito nella rete del territorio 27 milioni di euro e sono previsti ulteriori 23 milioni di euro di investimenti nel budget del 2018. Nel 2019 il piano prevede di investire 29 milioni di euro in Fvg.
“Mi è stato assicurato che una buona parte di questi investimenti sarà fatta in montagna, il 25% del totale – conclude Aurelia Bubisutti -, così come sono previste in futuro assunzioni di personale locale. Il risultato raggiunto attraverso queste mediazioni mi tranquillizza visto lo scenario che ci si presentava di fronte dopo il disastro di ottobre. Il lungo lavoro fatto in silenzio ma con determinazione ha permesso di consolidare e rafforzare una scelta che avrebbe potuto trovare soluzioni più fragili”.