A Buja arrivano 300 test rapidi, il sindaco: «A noi costano 6 euro, in una struttura privata 80»
Ieri pomeriggio sono arrivati a Buja i 300 test antigenici rapidi ordinati dal Comune; saranno destinati alla Casa di riposo e verranno utilizzati anche per testare i dipendenti comunali e gli amministratori, in considerazione del fatto che in Municipio nei giorni scorsi si sono avuti casi di contagio.
“L’obiettivo principale è tutelare al massimo livello gli anziani della casa di riposo – dice il sindaco Stefano Bergagna in un post su Facebook -. Attualmente l’Azienda sanitaria sottopone a tampone antiCovid operatori e anziani della struttura ogni 15 giorni, con questi test rapidi noi pensiamo di fare dei controlli aggiuntivi ogni 48 ore. L’attendibilità è del 99 per cento sui positivi e del 92 per cento sull’esito negativo del tampone. Il vantaggio però è la rapidità del risultato. I tamponi verranno eseguiti dal personale sanitario della Casa di riposo”.
Il sindaco, anche in veste di Autorità Sanitaria locale, ha provato un tampone su se stesso, un test eseguito da solo in un quarto d’ora, con esito negativo. Bergagna spiega che il test non è invasivo né fastidioso e indica anche se il tampone nasale sia stato eseguito in modo inadeguato o inattendibile. Per corretta informazione, secondo le autorizzazioni ministeriali, questi test devono essere letti da un medico o da personale sanitario, quindi non possono farlo i cittadini in autonomia. E qui Bergagna si infervora: “Questo succede in Italia, ovviamente. Serve una Laurea per leggere una linea rossa sul test? Mi pare che il test sia del tutto analogo ad un qualunque test di gravidanza che si compra in farmacia. Il costo di uno di questi test per il Comune è di circa 6 euro, ma acquistati in grande quantità si va sotto i 4. Il tampone in una struttura privata costa circa 80 euro! Ma gli affari sono affari”.
Bergagna propone anche una soluzione sul tema dell’apertura degli impianti sciistici e non solo: “Per non rischiare di uccidere un’intera economia, in particolar modo quella della montagna, sarebbe sufficiente effettuare un test rapido prima di fare lo skipass. Si seguono le regole di distanza e i limiti di accesso nei locali. A mio personale giudizio l’uso massivo dei test rapidi può dare ampie garanzie di sicurezza per i settori sportivi. Del resto la sicurezza assoluta non esiste, neppure con i tamponi da 80 euro”.
(foto dal profilo Facebook del sindaco Bergagna)