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A Fedriga non piace il nuovo Dpcm: «Troppe disparità tra i territori»

“Credo che l’impianto” del Dpcm “abbia diversi problemi. Non sono state accolte le osservazioni delle Regioni: ad esempio, ci sono disparità importanti di trattamento sul territorio nazionale”.
Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, parlando ai microfoni di Radio Anch’io su Radiouno delle norme contenute nel nuovo Dpcm.
In particolare, per quanto riguarda i limiti agli spostamenti tra i comuni, “una persona che abita a Roma – ha spiegato Fedriga – può girare liberamente e di fatto avere servizi per milioni di persone, perché quella è la dimensione; tutta la mia regione è la metà del comune di Roma e uno non può spostarsi da un comune di 500 anime”.
Secondo Fedriga, quindi, “si può ipotizzare, come hanno fatto le Regioni”, uno spostamento su base almeno provinciale, perché “non è possibile che cittadini dello stesso Paese nella stessa situazione abbiano diritti totalmente diversi”.
“Questa cosa – ha osservato – sarà molto difficile da far passare: erano diverse le indicazioni arrivate dalla Conferenza delle Regioni che sono state totalmente disattese e non ascoltate e forse immagino nemmeno lette visto che non è stato recepito nulla”.
“E’ ovvio – ha concluso – che tutte le Regioni spingono perché si mantenga un atteggiamento di responsabilità, perché la pandemia non è finita. Il comportamento di ognuno e il distanziamento sono fondamentali. Detto questo, affinché la popolazione possa condividere questi comportamenti, penso che dobbiamo mettere in campo scelte e norme che siano eque e comprensibili”.