A Gemona il convegno sui Ragazzi del ’99 un secolo dopo e sull’Europa che verrà
“Il tema della Grande Guerra, in particolare la tragica esperienza dei Ragazzi del ’99, arruolati in giovane età per essere utilizzati sul fronte non ancora maggiorenni e sacrificati per la Patria in una guerra che, come tante altre, fu anche fratricida, deve scuotere le coscienze e far riflettere, soprattutto i giovani, per poter scongiurare il rischio di nuovi conflitti perché, va detto e ribadito, è sulla pace che si fonda il concetto di Unione europea”.
Lo ha affermato a Gemona del Friuli l’assessore regionale Barbara Zilli, intervenendo in chiusura del convegno “I ragazzi del ’99 un secolo dopo: dalle trincee per la Patria alle urne per l’Europa”, svoltosi nell’aula magna dell’Isis Magrini Marchetti e rivolto ai ragazzi dell’istituto gemonese, molti dei quali, il prossimo 26 maggio, saranno chiamati alle urne per esprimere il proprio voto per il rinnovo del Parlamento europeo.
La conferenza è stata organizzata dalla Casa per l’Europa di Gemona, sodalizio per la ricerca e l’approfondimento sulla cultura europeista che, come ha ricordato il presidente, Ivo Del Negro, quest’anno festeggia il trentennale dalla fondazione e, anche questa volta, ha voluto proporre ai giovani l’opportunità di partecipare a un dibattito imperniato su elementi cardine della storia del continente europeo.
Un’Europa, quella allargata a nuovi Paesi, che nel frattempo è cambiata e non è certo uguale a quella nella quale sono stati stilati i documenti fondanti dell’Unione europea. Ma uguali sono tutt’oggi i principi che l’hanno ispirata e che, come ha aggiunto l’assessore, “sono scaturiti anche dalla drammatica esperienza delle guerre che hanno coinvolto il nostro territorio e ne hanno segnato la storia e le genti”.
La differenza sostanziale che avvantaggia i ragazzi di oggi, i quali, cent’anni dopo l’esperienza di guerra di quelli del 1899, nei prossimi mesi si affacceranno per la prima volta all’esperienza del voto, “consiste – ha sottolineato Zilli – nel fatto che ora i giovani, raggiunta la maggiore età, possono e potranno scegliere esprimendo il voto per concorrere a orientare il loro futuro rivolto a un’Europa dei popoli, unita, che continui a perseguire l’ideale della pace”.
“Ai nostri giovani – ha proseguito l’assessore – è dato modo di conoscere che cosa accade nel mondo e di poter capire la società, essere consapevoli e partecipare alle scelte”.
“Iniziative come quelle della Casa per l’Europa – ha concluso Zilli – contribuiscono a rendere i futuri cittadini attenti alla realtà delle cose, li stimolano a essere curiosi e a ricercare anche nella storia gli elementi che possono avere orientato il nostro presente ed essere così in grado di scegliere come incidere e investire nel futuro della nostra comunità, anche in seno all’Europa delle genti, nella consapevolezza di poter essere protagonisti della società”.