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A Gemona il cortometraggio su Gino Perissutti “il papà di Cinecittà”

Giovedì 16 maggio alle ore 11 al Cinema Teatro Sociale di Gemona, Maravee Projects presenta il cortometraggio intitolato IL PAPA’ DI CINECITTA’. Gino Peressutti da Gemona agli studios più grandi d’Europa. Con l’attiva partecipazione delle scuole gemonesi – elementari e medie Santa Maria degli Angeli, l’Indirizzo Turistico dell’ISIS Magrini Marchetti e I’Indirizzo di Grafica e Comunicazione dell’ISIS Raimondo D’Aronco – il progetto promuove un’importante pagina nazionale e internazionale, che collega la città di Gemona a Roma e alla storia del cinema italiano. Perché Cinecittà, la più grande città cinematografica europea, è opera del visionario architetto gemonese Gino Peressutti (1883-1940) che dal 1935 al 1937 progettò l’intero complesso industriale!

Sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione, con il contributo del Comune di Gemona del Friuli, il cortometraggio è nato dallo stretto partenariato con il Comune e la Cineteca del Friuli, che hanno collaborato fornendo materiali storici, location e logistica per le riprese tenutesi nel centro storico, all’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia e alla Civica Biblioteca Glemonense, oltre che a Cinecittà, grazie alla collaborazione del Dipartimento educativo di Cinecittà si Mostra.

“Siamo profondamente orgogliosi di sostenere iniziative di questa levatura – afferma il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – che permettono di coinvolgere i ragazzi degli istituti scolastici cittadini nel raccontare importanti pagine del nostro passato: uno sforzo che Sabrina Zannier ha condotto insieme a partner storici del Comune, quali La Cineteca del Friuli e Cinecittà Si Mostra, per puntare i riflettori sul gemonese Gino Peressutti, progettista di Cinecittà, la sua più importante opera, inaugurata a Roma nel 1937 con un’estensione di 600.000 mq e soluzioni architettoniche che ancor oggi appaiono all’avanguardia”.

Sebbene molti sappiano che la vita di Cinecittà s’intreccia indissolubilmente con la storia del nostro e altrui cinema, in pochi ne conoscono le caratteristiche del progetto architettonico e il suo autore. Dimenticato per decenni, Gino Peressutti è stato riscoperto nel 2010 grazie alla mostra gemonese curata dalla Cineteca del Friuli. Una riscoperta ora affidata agli studenti da Maravee Projects, che con la produzione di  questo cortometraggio ha aperto un nuovo format – intitolato DidatticaMente – fondato sulla partecipazione attiva delle Scuole a progetti culturali e artistici costruiti su contenuti da divulgare alle nuove generazioni e non solo. 

IL PAPA’ DI CINECITTA’ narra l’importante figura di Gino Peressutti attraverso i materiali prodotti dagli studenti, a seguito d’incontri formativi calibrati sulle caratteristiche didattiche di ogni scuola e indirizzo, e sulle diverse fasce d’età.

Ideato e diretto da Sabrina Zannier, con le riprese a Gemona di Stefano Marzona e Giulia Pittini, le riprese a Cinecittà e il montaggio di Cabiria Lizzi e le musiche di Mauro Bon, il cortometraggio suddiviso in tre capitoli presenta la figura e l’opera di Peressutti in un crescendo d’informazioni e consapevolezze che segue il passo formativo della crescita e della didattica. Il primo capitolo inscena i punti di vista dei bambini delle Elementari Santa Maria degli Angeli, che narrano i tratti salienti di questa storia attraverso disegni e fumetti. Il secondo capitolo sviluppa informazioni e riflessioni attraverso le voci dei ragazzini delle Medie e l’animazione delle loro illustrazioni. Nel terzo capitolo la figura di Peressutti e il progetto di Cinecittà vengono contestualizzati nella storia del cinema e dell’architettura dai ragazzi dell’ISIS Magrini Marchetti, che oltre ad aver scritto i dialoghi, li hanno anche recitati nelle diverse location delle riprese.

Gli studenti dell’ISIS D’Aronco sono invece gli autori dell’immagine coordinata che apre il cortometraggio, dell’invito e dei Social che promuovono il progetto.

Un intenso e partecipato lavoro di gruppo, che risponde agli interrogativi posti all’inizio del percorso di ricerca: perché, rispetto a tanti altri esempi di architettura industriale, Cinecittà ha mantenuto inalterata nel tempo la sua identità strutturale? Quale soluzione architettonica e logistica di Peressutti ha generato l’incremento della produzione cinematografica? Affiorano le scelte che radicano l’opera romana dell’architetto gemonese nell’identità caratteriale friulana, votata al rigore, all’ordine e al senso pratico.