A Gemona il primo discorso ufficiale da presidente FVG di Massimiliano Fedriga
“Gemona è il simbolo della ricostruzione del Friuli, ma anche di tutta Italia: è un modello virtuoso riconosciuto a livello internazionale cui dobbiamo guardare con molta umiltà, riprendendone lo spirito di coesione trasmesso a un territorio e a un popolo”.
Lo ha affermato il governatore della Regione Massimiliano Fedriga, guidando assieme al sindaco di Gemona Roberto Revelant il corteo di autorità e cittadini che questa sera ha raggiunto il duomo di Santa Maria Assunta per la Santa Messa celebrata dall’arciprete mons. Valentino Costante in occasione del 42mo anniversario del sisma.
È dunque nella ricorrenza più dolorosa del Dopoguerra, nel luogo simbolo della ferita inferta dal terremoto del 1976, a poca distanza dal monte San Simeone da cui partì l’epicentro di una scossa devastante per tutto il Friuli, che il governatore ha pronunciato il suo primo discorso ufficiale in una commemorazione dal profondo significato per il popolo del Friuli Venezia Giulia.
Fedriga ha reso omaggio alle vittime, rivolgendo il pensiero “alle angosce delle famiglie e a chi ha avuto la vita segnata per sempre dalla perdita dei beni più preziosi” e a chi, sia nel culmine del dramma sia nella laboriosa opera di ricostruzione, “ha dato prova di forza morale, spirito civico e dedizione”.
“A 42 anni di distanza dal terremoto sento il bisogno, come uomo prima che come governatore – ha affermato Fedriga – di sostare davanti al dolore; una sofferenza spesso trattenuta per dignità o perché il sudore, quando ci si rimbocca le maniche, scorre più veloce delle lacrime.”
Una prova terribile quella del sisma, che ha segnato indelebilmente, ma che il governatore ha ricordato per la sua valenza: la ricostruzione è stato il momento che “ha contribuito ad implementare un processo di coesione e consapevolezza” e si pone quale imprescindibile esempio soprattutto per le giovani generazioni.
“Le nuove sfide dell’oggi saranno più agevoli da affrontare se sapremo fare tesoro delle prove che abbiamo dovuto superare“, ha indicato il governatore.
“Mi piacerebbe che questo spirito di coesione guidasse anche la futura amministrazione regionale”, ha aggiunto Fedriga a margine della cerimonia, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Montenars Claudio Sandruvi, di Buja Stefano Bergagna e di Torreano Roberto Sabbadini e numerose autorità militari e civili.