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A Gemona una mostra ricorda le vittime dell’Heysel

mostra heyselArriva da mercoledì 18 novembre a Gemona del Friuli la mostra dedicata alla Strage dell’Heysel, rassegna ideata da Massimo Tadolini, bolognese trapiantato a Bassano del Grappa, uno dei sopravvissuti del 29 maggio del 1985 quando allo stadio di Bruxelles, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool si trasformò in tragedia, provocando la morte di 39 persone (di cui 36 italiani, il più vecchio di 58 anni e il più giovane di 11 anni) e oltre 600 feriti.

Tadolini era presente assieme ad un gruppo di conterranei nella nefasta “Curva Z” e in quella circostanza perse due tifosi del suo gruppo. La rassegna, presentata recentemente a Bruxelles in occasione del Trentennale della  commemorazione, sarà inaugurata alle ore 18.30 a palazzo Elti, alla presenza dell’ex calciatore Luigi De Agostini (Udinese, Verona, Inter e Juventus) e di Marilena, moglie di Nisio Fabbro, friulano di Buja, una delle vittime dell’Heysel. 

Al taglio del nastro saranno presenti anche il sindaco Paolo Urbani, l’assessore alla cultura Marina Londero, il presidente del Juventus Club “Alpe Adria” di Gemona Paolo Gonano, la reggente del comitato Figc di Tolmezzo Flavia Danelutti e Ivo Del Negro, testimone diretto di quella tragedia, presente all’epoca proprio nella “Curva Z”.

La mostra rimarrà aperta da mercoledì a domenica 22 novembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.