A Gemona un laboratorio di cucito promosso dall’Ecomuseo delle Acque
Il Laboratorio didattico del terremoto costituisce da tempo un luogo di ritrovo e di scambio per le realtà che collaborano con l’Ecomuseo delle Acque del Gemoense, che nei locali di piazza Municipio 5 a Gemona ha trovato sede dopo i 20 anni trascorsi al Mulino Cocconi. È il caso della Cooperativa Sociale Aracon nell’ambito del progetto “Cjatìnsi”, ma pure dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale. Dopo l’incontro che si è svolto al LAB Terremoto nel corso del quale l’arcivescovo Riccardo Lamba e il direttore del Dipartimento Dipendenze e Salute Mentale Marco Bertoli si sono confrontati con i familiari e le associazioni del territorio, un progetto promosso dall’Ecomuseo coinvolgerà nel 2025 ASUFC con altre realtà gemonesi, quali l’Emporio Amico “Di man in man” e il Centro del Riuso “Maistrassâ”.
Si tratta del laboratorio di cucito “Creazioni Rigenerative” che rientra nel progetto “Rigenera LAB Gemona” dell’Ecomuseo, inserito a sua volta nel programma PR FESR 2021-2027 sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il laboratorio, aperto a tutte le età e abilità, si rivolge alle persone interessate a sperimentare l’arte del cucito rinnovando e riutilizzando vestiti e accessori dismessi per dare loro nuova vita. Verranno messe a disposizione le attrezzature per cucire, oltre ai tessuti e agli indumenti da trasformare. Gestirà il corso Karine Giacomuzzi, artigiana creativa e tutor per progetti di inclusione sociale.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono: apprendere le basi del cucito; acquisire competenze creative nel riuso e riciclo di tessuti, indumenti e accessori; collaborare con gli altri componenti del gruppo di lavoro per creare o ritrovare legami relazionali inclusivi e solidali; coinvolgere varie realtà associative del territorio nell’ottica di condividere e collaborare a finalità culturali comuni; diffondere buone pratiche di riuso e riciclo di attrezzature e materiali per ridurre gli sprechi e favorire la pratica della riparazione e del riutilizzo.
Iscrizioni entro il 10 gennaio chiamando il 331 1694015 o scrivendo a info@ecomuseodelleacque.it.
(foto di Graziano Soravito)