A Gemona una giornata dedicata al mais a impollinazione libera
Slow Mays è la rete affiliata a Slow Food Italia dei custodi di mais a impollinazione libera, ovvero i mais la cui selezione e trasformazione delle sementi avviene in modo naturale nei campi. Fanno parte della rete una quarantina di varietà distribuite in diverse regioni: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli, Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo. Tra queste c’è pure il cinquantino, recuperato dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese per riproporre la filiera del pan di sorc, presìdio Slow Food. I produttori di alcune regioni italiane si ritroveranno a Gemona in piazza Municipio (loggia del Palazzo Comunale e LAB Terremoto) per l’intera giornata di sabato 14 dicembre, proponendo al pubblico una mostra mercato, laboratori e degustazioni.
La giornata costituirà pure un’occasione di scambio e confronto tra esperienze che nei diversi contesti geografici assumono un ruolo ecologico e sociale di primissimo piano. Per Slow Food, e per lo stesso Ecomuseo, Slow Mays è sinonimo di tutela del territorio e di promozione di una cultura agricola centrata sulla sostenibilità e la difesa della biodiversità. Nel pomeriggio, all’incontro operativo tra i produttori di mais a impollinazione libera, sono in programma l’intervento online di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, e la relazione di Fabiano Miceli, coordinatore della Banca del Germoplasma Autoctono Vegetale del Friuli Venezia Giulia.
(foto di Graziano Soravito)