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A Paluzza il corso residenziale della Scuola della Polizia locale

La Regione ha investito fortemente sulla formazione della Polizia locale e continuerà a farlo per garantire che sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia vengano garantiti servizi omogenei. La realtà della nostra regione vede una prevalenza di corpi di piccole dimensioni o servizi e questo è un ulteriore motivo per rafforzare il modello formativo che consente agli agenti in servizio a Trieste, a Paluzza, a San Vito al Tagliamento e a Sagrado di adottare le stesse procedure operative e di offrire ai cittadini la stessa preparazione.

È quanto detto, in sintesi, dall’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti a Paluzza durante il primo corso residenziale della Scuola della Polizia locale organizzato al Cesfam dall’inizio dell’emergenza pandemica.

L’esponente della Giunta ha rimarcato l’occasione di confronto offerta dai corsi in presenza agli agenti operanti in territori molto differenti tra loro. Solo attraverso la conoscenza diretta è infatti possibile alimentare l’orgoglio e lo spirito di corpo che negli ultimi anni si è sviluppato in maniera sempre più decisa tra gli operatori della Polizia locale.

L’assessore ha quindi sottolineato come oggi la Polizia locale sia chiamata a svolgere, anche se non c’è una parificazione formale, le stesse funzioni delle Forze dell’ordine e ha confermato che è stato avviato il tavolo tecnico di confronto con i comandanti dei corpi operanti in Friuli Venezia Giulia attraverso il quale sarà possibile definire il modello sul quale strutturare i concorsi unici per la Polizia locale.

Ricordando, infine, come la legge regionale 5 del 2021 abbia già consentito la realizzazione di progetti e iniziativa sviluppati proprio dagli agenti della Polizia locale, Roberti ha auspicato che anche agenti appena entrati in servizio possano a breve presentare le proprie proposte e dare vita a iniziative che, spesso, hanno ricadute estremamente rilevanti sul piano sociale.