A Paluzza la terza edizione della “scuola” per amministratori locali
Si svolgerà dall’1 al 6 settembre a Paluzza, nella struttura regionale del Cesfam, la terza edizione della “scuola” per sindaci, assessori e consiglieri comunali che quest’anno sarà dedicata al tema “Strategie di sviluppo locale e progetti europei”.
La Regione, presente all’illustrazione del programma con l’assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, sostiene con convinzione l’esperienza formativa rivolta agli amministratori perché risponde all’esigenza di rafforzare l’autonomia dei Comuni ma anche a quella, molto sentita, di fare rete per riuscire meglio nell’intento comune di accedere a finanziamenti europei.
Del resto, la Summer School – hanno spiegato i promotori – è un corso intensivo di formazione residenziale volto non solo a trasmettere conoscenze, ma anche a facilitare uno scambio di esperienze sulle politiche di sviluppo di area vasta.
Il progetto nasce per volontà di Anci Fvg (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), che si avvalgono della collaborazione di Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e di Informest (Agenzia per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica Internazionale), e si rivolge agli amministratori comunali del Friuli Venezia Giulia ma è aperto anche alla partecipazione di amministratori degli enti locali provenienti dal Veneto e dalla Provincia Autonoma di Trento. I posti disponibili sono 26 e si può fare domanda tramite bando pubblico, scaricabile dal sito Aiccre e Anci Fvg, entro l’8 luglio.
L’individuazione dei programmi comunitari coerenti con gli obiettivi di sviluppo locale e macro-progettazione su bandi a finanziamento europeo secondo l’amministrazione regionale è un processo che deve essere affrontato come una sfida e in una sana competizione tra regioni: è indubbia in questo settore la capacità di Regioni come Veneto e Emilia Romagna, ma il Friuli Venezia Giulia, che deve aspirare a essere ancora più incisivo, non ha da temere dall’imminente realizzazione di un’autonomia differenziata. A tal fine, ha ricordato l’assessore, è previsto un tavolo per presidiare che il livello di competenze assegnate alle Regioni speciali sia sempre più alto che quello delle Regioni ordinarie