A Ragogna la presentazione del libro “L’altro Pasolini” di Andrea Zannini
Sabato 18 gennaio alle ore 18:30 presso il Museo Civico “A. Cerutti” in via Roma a Ragogna, sarà presentato il libro di Andrea Zannini “L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi”.
Nell’anno in cui si celebra l’ottantesimo anniversario dalla Liberazione, l’appuntamento apre il calendario delle attività dell’Associazione Reunia Gruppo di Ricerca e Documentazione.
Il prof. Zannini insegna Storia dell’Europa all’Università degli Studi di Udine. Si è interessato di storia economica e sociale della Serenissima, dell’emigrazione e della Resistenza. L’autore dialogherà con Angelo Floramo. insegnante di storia e letteratura al Magrini Marchetti di Gemona e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele.
Fra le vicissitudini che contribuirono a formare psicologicamente e politicamente Pier Paolo Pasolini, senza dubbio il fatto che rappresentò l’evento cruciale nella sua giovane età fu l’uccisione a Porzûs di suo fratello partigiano Guidoalberto, Guido, questo il nome usato in famiglia. Quando cade il fascismo, la reazione dei due fratelli è diversa, come diversi sono i loro caratteri. Pier Paolo, che ha già pubblicato la raccolta Poesie a Casarsa, conduce una vita di studio e scrittura, mentre Guido inizia una serie di spericolate azioni contro i presidi nazifascisti. La sua è una ribellione naturale, che si trasforma presto in resistenza consapevole. Nel maggio 1944, conseguito il diploma e in attesa della cartolina di precetto, sceglie la clandestinità, sale in montagna con la Brigata Osoppo e viene mandato a combattere sul fronte delle Prealpi Giulie, un quadrante cruciale della Resistenza friulana.
Il 7 febbraio 1945 una spedizione dei GAP comunisti sorprende la piccola guarnigione dell’Osoppo rimasta alle malghe di Topli Uork, dette malghe di Porzûs. Uccide subito i capi, tra cui il comandante Francesco De Gregori “Bolla” e una donna che si trova alle malghe ed era stata denunciata da Radio Londra come spia. Quattordici altri giovani partigiani osovani vengono fatti prigionieri dai GAP, portati a valle ed eliminati nei giorni successivi. Fra di essi Guido Pasolini, di cui in famiglia si avevano poche notizie. Solo dopo la liberazione di Udine (1° maggio) si abbatte su Pier Paolo e sulla madre Susanna la notizia dell’uccisione di Guido, che viene sepolto a Casarsa alla metà di giugno.
La più bella pagina dedicata al fratello morto, Pier Paolo la scrive in un dramma storico in friulano, i “Turcs tal Friùl”, che racconta la storia dell’invasione delle bande turchesche in Friuli nell’anno 1499, con il pianto del personaggio Pauli sul cadavere del fratello più giovane, morto per difendere la sua patria dall’invasione dei turchi.