A Rigolato un progetto incentrato sulla storia del “Bambin di Praga”
Domenica 22 dicembre alle 17.30, nella sala polifunzionale del Comune di Rigolatò, verrà presentato al pubblico il progetto riguardante il “Bambin di Praga”, con la conferenza della saggista Stefania Colafranceschi, cui farà seguito lo spettacolo “I dîs Magjics dal Nadal”, dedicato alle tradizioni popolari del periodo natalizio, con il Marisa Scuntaro Trio.
Il progetto è organizzato per inquadrare e documentare la devozione che a partire da Praga si è irradiata in tutto il mondo e si articola in due parti: allestimento di materiale devozionale tra XVIII e XX secolo e relazione accompagnata da un percorso di immagini sul culto praghese, i significati connessi alla statuetta, le origini e la sua diffusione in Italia e nel mondo.
La storia del Bambin di Praga di Rigulât ha origini molto antiche, attestandosi intorno al 1700, quando, secondo la tradizione locale, gli emigranti portarono da quel paese estero una statuetta recuperata in una chiesa bruciata di Praga. Intorno alla sua storia travagliata ci sono interessanti notizie documentali come quelle apparse in un articolo di Emi Puschiasis pubblicato da “Sot la nape” (che farà parte del materiale espositivo) e quelle relative alle ricerche di Adelchi Puschiasis, pubblicate nel volume realizzato a cura del Comune di Rigolato con il contributo della Regione intitolato “Rigolato TRA IL XVII e il IX secolo. Anime. Fuochi. Migrazioni”.
Ripercorrere la storia del culto, e conoscere le immagini devozionali che ne hanno diffuso la memoria, rinsalda e suggella significativamente il legame esistente fra passato e presente e insegna che la storia della statuetta non può essere dissociata dalla storia dei cramars, prima ambulanti e poi stanziali. Nella sua approfondita ricerca, Adelchi Puschiasis fa risalire il fenomeno a cavallo tra cinquecento e seicento, quando il curato di San Giacomo di Rigolato, Sebastiano Della Pietra di Calgaretto, il 9 di novembre 1602, rispondendo ad un questionario sottopostogli dal vicario patriarcale dichiara che i fuochi appartenenti alla cura sono 80 e corrispondono alle attuali frazioni di Rigolato più Casasorno.
Si può pertanto intuire che il flusso migratorio che interessò l’Alta Val di Gorto comprendesse una buona percentuale proveniente da Rigolato. Questo, come si diceva, potrebbe essere un piccolo contributo e punto di partenza per coinvolgere le famiglie d’oggi a cercare i legami con i cramars più significativi della comunità locale, approfondire studi e recuperare materiale per interpretare meglio l’eredità di questi uomini coraggiosi che hanno lasciato un segno ovunque.
L’assessore di Rigolato Paola Di Sopra commenta: «Auspichiamo che il materiale proveniente dalla Pro loco di Ravascletto e facente parte del progetto “…e gno von l’era Cramar”, che gentilmente è stato messo a nostra disposizione insieme a quello dei 4 Presepi dei Cramars, provenienti dalla Repubblica Ceca e da Praga per gentile concessione della Collezione Mons. Gastone Candusso di Gemona, possa essere l’occasione per recuperare la familiarità di un tempo con regioni, lingue e cultura dell’Europa centrale e orientale».
Tra gli appuntamenti delle prossime giornate, ricordiamo quello di domenica 29 dicembre, presso la chiesa parrocchiale di S. Filippo e Giacomo di Rigolato, dopo la S. Messa delle ore 9.30, con “Un an plen di fortune”, concerto con Giovanni Floreani (cornamusa, voce, cister), Andrea Del Favero (armonica, liron, percussione), Lorenzo Marcolina (gaita, clarinetto, flauto). Lunedì 6 gennaio ci saranno poi cornamuse e zampogne itineranti dalle 10 alle 13 a Rigolato e Ludaria.
C’è anche una mostra, che sarà visitabile dal 23 dicembre al 6 gennaio (dalle 10 alle 12 nei giorni festivi e dalle 16 alle 17 nei giorni feriali) presso la sala polifunzionale del Municipio. Per infomazioni contattare il cell. 3357873624.