A San Daniele del Friuli il mondo culturale friulano si mobilita per il Tagliamento
Grande partecipazione all’iniziativa “Tiliment, anime dal Friûl”, organizzata dal Patto per l’Autonomia nella Giornata mondiale dell’acqua, sabato 22 marzo, a San Daniele del Friuli. Un pubblico numeroso si è raccolto nella Loggia della Biblioteca Guarneriana per ribadire l’importanza di tutelare il Tagliamento, riconoscendone l’unicità dal punto di vista naturalistico e paesaggistico e lo straordinario valore culturale e identitario, bene comune prezioso non solo per le comunità friulane, ma per tutta l’umanità. Un pensiero unanime condiviso da molti esponenti del mondo della musica, della letteratura e del teatro di tutto il Friuli, che hanno a cuore la sorte del Tagliamento.
In particolare, sono intervenuti lo scrittore Tullio Avoledo; Guido Carrara, musicista, illustratore e fumettista; Nicole Coceancig, cantautrice; Lussia di Uanis, poetessa e pittrice; il rapper DjTubet; Angelo Floramo, insegnante, scrittore e storico medievista; Susan Franzil, musicista; Franco Giordani, cantautore e scrittore; Stefano Montello, musicista, scrittore e contadino sociale; Stiefin Morat, poeta e scrittore; Paolo Patui, scrittore, drammaturgo e operatore culturale; Manuel Stefanutti, musicista; Aida Talliente, attrice e autrice di spettacoli teatrali.
Canzoni e letture si sono alternate alle riflessioni sul presente e sul futuro del fiume. Nel suo intervento, il segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo ha ricordato che «il fiume Tagliamento rappresenta un unicum in Europa e ciò che lo rende davvero eccezionale è l’integrità ecosistemica che ancora conserva e che ne fa uno degli ultimi grandi fiumi naturali d’Europa, per questo va assolutamente salvaguardata la naturalità del fiume, scongiurando mega opere impattanti che rischiano di non essere né risolutive, né rispettose dell’ambiente. La sicurezza delle popolazioni rivierasche è certamente un obiettivo importante che va perseguito con interventi compatibili con la tutela della naturalità del fiume, secondo le indicazioni della comunità scientifica internazionale sulla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua. Lo ribadiremo anche in Consiglio regionale – ha aggiunto Moretuzzo – quando discuteremo della mozione con la quale chiediamo di realizzare uno studio tecnico-scientifico per la mitigazione del rischio idraulico del Tagliamento e la tutela del suo ecosistema, coinvolgendo ricercatrici e ricercatori italiani e internazionali con esperienza nella gestione fluviale, e assicurando ampi spazi di partecipazione e dibattito pubblico sulla pianificazione e gestione del bacino idrografico del fiume».
In questo senso, «la Regione Friuli-Venezia Giulia deve iniziare a confrontarsi seriamente con Università e mondo scientifico che da anni studiano i fenomeni legati alla sicurezza idraulica senza arroccarsi sulle proprie posizioni». Moretuzzo ha citato gli esiti degli studi più recenti sulla gestione del fiume e in particolare quello del Laboratorio di Idraulica dell’Università di Udine, coordinato dal prof. Marco Petti. «Secondo lo studio, se saranno realizzate le misure del Piano Gestione Rischio Alluvioni del bacino previste dall’Autorità di Bacino e approvate dalle Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto, in particolare l’inversione delle portate tra Cavrato e Tagliamento, potrebbero andare sott’acqua diverse aree della zona di Lignano. Ci aspettiamo che la Regione ne tenga conto».
A San Daniele del Friuli è stata lanciata anche la proposta di attribuire la personalità giuridica al fiume Tagliamento. Demetrio Spanti, in rappresentanza della Rete Comunità di vita della Terra (una realtà composta da soggetti civici e varie associazioni), se ne è fatto portavoce ricordando che sono diverse le proposte in questo senso che si stanno sviluppando nel mondo, nell’ottica di riconoscere le acque non più come risorse da sfruttare con fini economici, quanto parte essenziale per le comunità e per la loro vita. In questo senso Spanti ha anche annunciato un evento in programma per il prossimo 6 giugno che sarà aperto a cittadinanza e associazioni che si battono per il Tagliamento ma anche agli amministratori locali, che saranno ovviamente fondamentali per la riuscita di questo innovativo processo di mobilitazione, con l’auspicio che si colga fin da subito che non si tratta di una provocazione fine a sé stessa quanto l’occasione per affermare che la giustizia e la partecipazione sono valori fondamentali per la nostra società e per il futuro del nostro territorio.