A San Daniele l’omaggio al mito del ciclismo Ottavio Bottecchia
Venerdì 24 maggio, nel giorno della tappa Mortegliano-Sappada del Giro d’Italia, gli spazi dell’ex Monte di Pietà di San Daniele del Friuli ospiteranno alle 11.30 l’inaugurazione della mostra “El Furlan de Fero”, che vuole ricordare la figura di Ottavio Bottecchia nei territori che lo hanno visto vivere e allenarsi, ricreando il contesto dell’epoca con un’ampia esposizione di materiali fotografici, biciclette, maglie e pubblicazioni. L’esposizione rimarrà aperta tutti i fine settimana fino al 30 giugno (orari 10-13, 14.30-19.30), abbracciando così un periodo che ogni anno a San Daniele, grazie alle iniziative promosse dal consorzio We Like Bike, viene dedicato alla celebrazione del grande ciclismo. Cuore pulsante della mostra sarà un consistente numero di immagini fotografiche provenienti da diversi archivi italiani ed esteri che racconteranno, non solo la vita di Bottecchia, ma forniranno anche uno spaccato dell’epoca e di un ciclismo che ormai non c’è più, fatto di strade sterrate, ciclisti infangati da capo a piedi, bici ed equipaggiamenti di una semplicità ormai dimenticata. A fare da collante tra passato e presente, come le foto testimoniano, l’entusiasmo dei tifosi di questo sport, che cent’anni fa come oggi si assiepavano ai bordi delle strade acclamando i loro beniamini. Saranno inoltre esposte alcune bici dell’epoca e maglie originali riprodotte, oltre a un excursus delle maggiori pubblicazioni dedicate a Bottecchia, riprova dell’interesse che il grande campione continua a suscitare, complice non solo la sua improvvisa e folgorante carriera, ma anche la sua, per molti misteriosa, prematura morte, avvenuta il 15 giugno 1927 all’ospedale di Gemona dodici giorni dopo essere stato trovato agonizzante a Peonis di Trasaghis, lungo una strada che utilizzava spesso per gli allenamenti (in copertina il cippo). Il giorno successivo all’inaugurazione, sabato 25 alle 21, nella stessa sede andrà in scena lo spettacolo di Dino Persello “Ciclismo è poesia”, un viaggio dell’autore nella sua esperienza da tifoso entusiasta e affascinato del ciclismo a partire dall’infanzia negli anni ’50 fino ai giorni nostri, quando, grazie in particolare al compianto Enzo Cainero, il Giro d’Italia è approdato in modo deciso sulle strade del Friuli. Sempre a corollario dell’iniziativa, venerdì 7 giugno alle 21 nell’auditorium “Alla Fratta” è in programma la proiezione in anteprima del docufilm che porta lo stesso titolo della mostra, scritto e diretto da Franco Bortuzzo per Rai Sport. Sarà presente anche anche Claudio Gregori, autore di uno dei libri più completi dedicati a Bottecchia, “Il corno di Orlando”. In questa giornata ci sarà un’apertura straordinaria della mostra dalle 16.30 alle 20.30.