A Sutrio si discute di abitare in contesti marginali come la montagna
Affrontare ricerche e progetti il tema dell’abitare in contesti marginali come la montagna, un importante patrimonio paesaggistico e abitativo spesso in stato di abbandono. È l’obiettivo della giornata di studi “Architettura e paesaggio” organizzata dall’Università di Udine che si terrà venerdì 27 settembre, dalle 9, nella sala polifunzionale di Sutrio (via Roma 35/a).
«Saranno messe a confronto – spiega il curatore dell’incontro, Alberto Cervesato, docente a contratto di architettura del paesaggio del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura – esperienze sviluppate sia in ambito accademico che professionale per aprire, anche attraverso alcuni casi di studio, una riflessione sul rapporto tra architettura e paesaggio, tra natura e cultura, per stimolare un dibattito pubblico che porti a immaginare nuovi scenari per il futuro della montagna».
Interverranno, fra gli altri: Sara Marini, “Nella selva”; Federico Mentil, “Da cosa nasce cosa”; Adriana Galderisi, “Riabitare i paesi”; Alberto Sdegno e Luca Zecchin, “Rovine d’autore e case abbandonate. Esperienze didattiche tra disegno e progetto per la montagna friulana”; Antonio Lauria, “Che sarà? Alcune osservazioni sui processi di rigenerazione dei paesi in via di spopolamento”; Pierpaolo Zanchetta, “Paesaggio e architettura in un Patrimonio mondiale: il ruolo e le azioni della Fondazione Dolomiti Unesco”; Federica Corrado, Erwin Durbiano e Giulia Guerci, “Città alpine e nuove urbanità”; Paolo Bon e Marco Ragonese, “Borsa di studio ‘Mario Puntil’“. Un programma di investigazione sull’architettura montana del contemporaneo”; Giovanni Corbellini, “Gino Valle in Carnia”; Andrea Boz, “Costruire e ristrutturare in legno in Carnia: rilettura contemporanea e sostenibile dell’architettura vernacolare”.