A Tolmezzo “Dove Bisogna Stare”, il film-documentario sulla cura e l’accoglienza dei migranti
Proseguendo il suo tour per le città di tutta Italia, “Dove Bisogna Stare”, il film-documentario diretto da Daniele Gaglianone, scritto con Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere (MSF), ritorna in Friuli, salendo questa volta fino in Carnia, con la proiezione che si terrà giovedì 23 maggio alle ore 20.00 presso il Nuovo Cinema David di Tolmezzo. Saranno presenti Lorena Fornasir, una delle quattro donne protagoniste del film, da anni impegnata nel supporto ai migranti sulla rotta balcanica e diretta testimone delle loro sofferenze, Giuseppe De Mola, advocacy officer di MSF e curatore del rapporto “Fuori Campo” sulle carenze del sistema di accoglienza per richiedenti asilo in Italia, Manuela Calligaris e Modar Kasoaa, operatori umanitari MSF che, dopo aver lavorato in diverse missioni, dal Sud Sudan, alla Palestina, alla Sierra Leone, potranno portare le proprie testimonianze direttamente ai loro concittadini, visto che attualmente Manuela e Modar vivono a Tolmezzo.
“Dove Bisogna Stare” segue quattro donne italiane che hanno deciso di impegnarsi spontaneamente e gratuitamente nella cura e nell’accoglienza di persone migranti. Georgia, ventiseienne, faceva la segretaria. Un giorno stava andando a comprarsi le scarpe; ha trovato di fronte alla stazione della sua città, Como, un accampamento improvvisato con un centinaio di migranti: era la frontiera svizzera che si era chiusa. Ha pensato di fermarsi a dare una mano. Poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. È ancora lì. Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena, che lavora a Bussoleno e vive ad Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza, sono persone molto diverse; sono di età differenti, e vengono da mondi differenti. A tutte però è successa la stessa cosa: si sono trovate di fronte, concretamente, a una situazione di marginalità e di esclusione e non si sono voltate dall’altra parte. Sono rimaste lì, dove sentivano che bisognava stare.
“Dove Bisogna Stare”, non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: “È innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino” afferma il regista Daniele Gaglianone, che si è messo in ascolto dei volontari e delle volontarie della società civile impegnati a costruire un’Italia che accoglie. “In un periodo in cui chi opera per salvare le vite di persone costrette a fuggire dalla guerra e dalla miseria subisce forti pressioni e chiari episodi di criminalizzazione, questo documentario vuole cambiare la narrazione dominante sulla percezione che hanno gli italiani sulla presenza di persone migranti nel nostro Paese” dichiara Claudia Lodesani,medico infettivologo e presidente di MSF in Italia.