A Tolmezzo una conferenza sulla pace e sui diritti umani organizzata dall’Anpi
Ultimo appuntamento per la rassegna di eventi “Impronte di libertà – 1944-2024”, organizzata dall’ANPI provinciale di Udine assieme alle sezioni ANPI della Carnia in occasione dell’80° anniversario della Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli. Sabato 12 ottobre dalle 10, nella sala convegni della Comunità di montagna della Carnia a Tolmezzo (nella foto), si svolgerà la conferenza dal titolo “Pace, giustizia, libertà. Dall’abolizione della pena di morte nella Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli alla tutela dei diritti umani oggi”. A intervenire sul tema saranno Alba Bonetti, presidente nazionale di Amnesty International, e Francesca Feruglio, co-direttrice della Rete internazionale per i diritti economici, sociali e culturali (ESCR-Net) e membro del Comitato etico di Banca Etica. Il convegno, con inizio alle 10.00, sarà moderato dalla giornalista Giacomina Pellizzari. L’ingresso è libero,
Il 21 settembre 1944, ad Ampezzo, il C.L.N. della Zona Libera si riunì per stabilire i poteri e le linee di programma che la Giunta provvisoria di Governo del territorio liberato avrebbe assunto. Prefigurava cambiamenti – introdotti in Italia dalla Costituzione, solo nel 1946 – che davano vita a un’architettura di istituzioni nella quale, pur in stato di guerra, i corpi civili erano autonomi dalle forze militari e potevano agire con attribuzioni di autogoverno. Tra i vari provvedimenti emanati dal C.L.N. della Zona Libera, il Decreto n. 5 per l’istituzione e il funzionamento del Tribunale del Popolo prevedeva l’abolizione della pena di morte per tutti i reati comuni.
Le relatrici del convegno dialogheranno, dunque, sull’eredità dell’esperimento sociale e politico compiuto dalla Zona Libera della Carnia, a partire dai diritti negati durante il fascismo e poi affermati attraverso l’opera degli uomini e delle donne, che lavorarono nell’Assemblea Costituente e quindi nel Parlamento italiano. Sono diritti che oggi diamo per scontati, ma eventi recenti e nuove emergenze dimostrano che la loro permanenza è in pericolo. Nel focus sulla situazione attuale nel mondo che proporranno al pubblico, Bonetti e Feruglio si soffermeranno anche sul fenomeno di repressione del dissenso che è trasversale nell’intero pianeta, e sulle regressioni nel campo dei diritti delle donne. Evidenzieranno, tra l’altro, l’aumento delle minacce e delle violenze contro i difensori dei diritti umani e dell’ambiente, la militarizzazione di aree boschive, dighe e altre infrastrutture che sfruttano l’ambiente per interessi economici a scapito delle popolazioni locali, e la preoccupazione per lo svilluppo sregolato dell’Intelligenza Artificiale, messa a servizio di intenti repressivi degli Stati.