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Accessibilità, turismo e sviluppo sostenibile in primo piano a Gemona

Accesibilità, turismo e sviluppo sostenibile: questi gli obiettivi di “Accessibility for Future – Sportland: Strategie per il futuro”, l’evento svoltosi a Gemona del Friuli e organizzato per il progetto Sportland da Willeasy all’interno del Festival #Beactive.

Alla tavola rotonda, a cui hanno preso parte diversi amministratori dei Comuni Sportland, Promoturismo FVG, l’ente Parco delle Prealpi Giulie unitamente a partner progettuali, e moderata dalla co-fondatrice di Blum Francesca Ponzecchi, a portare la propria esperienza e le proprie best practice sono stati gli ospiti: Daniele Cassioli, pluripremiato atleta paralimpico di sci nautico ed esperto di accessibilità, noto per il suo impegno nella promozione dello sport per persone con disabilità; Antonio Vella, Sindaco di Monteverde (Avellino), considerato il “borgo più accessibile d’Europa”, premiato con l’”Access City Award 2019”; Antonio Imeneo, delegato di Fispes Lazio e Direttore del Centro Internazionale Daniele Nardi/IRC UniFUNVIC Europa; Franco Lenarduzzi, Sindaco del Comune di Ruda e William Del Negro, Presidente di IO CI VADO APS e CEO di Willeasy.

Diverse le buone pratiche e gli spunti emersi durante la tavola rotonda. Tra questi: l’accessibilità come elemento di differenziazione e di valore aggiunto per un’offerta turistica del territorio che diventa sempre più esperienziale, cucita su misura dell’ospite e destagionalizzante; l’importanza che acquisisce la formazione dell’accoglienza di persone con disabilità per chi opera nel settore; lo sport come veicolo di inclusione e benessere psico-fisico fin dall’infanzia per chi ha una disabilità; l’ospitalità come punto di riferimento, che deve essere studiata e progettata per chiunque; l’importanza della realizzazione di progetti strutturali, in cui vi è un coinvolgimento attivo della cittadinanza; la visione di futuro del territorio che non può prescindere dall’idea di progettare attraverso nuovi programmi e nuove risorse, mirando a eliminare barriere (fisiche e mentali) e non a crearne, tenendo in considerazione e favorendo la dimensione relazionale, anche quando si progetta e realizza un’opera pubblica.

Daniele Cassioli, attualmente impegnato nell’avvicinare allo sport soprattutto bambini con disabilità visive, ha spiegato come stia cambiando l’approccio allo sport da parte di chi ha delle disabilità, sottolineando come, ad oggi, soprattutto i giovani che hanno una disabilità siano sempre più consapevoli e desiderosi di scegliere l’attività fisica che li appassiona. Lo stesso si verifica nella vita quotidiana, dove le persone non sono più disposte ad essere escluse dai momenti di ritrovo e condivisione a causa della propria disabilità. Offrire opportunità sportive accessibili è perciò essenziale affinché tutti possano esprimere il proprio potenziale e vivere esperienze significative. In merito al turismo inclusivo, l’atleta ha sottolineato come l’accoglienza di un territorio passi anche attraverso la formazione di chi lavora nel mondo del turismo. Si tratta di tematiche ancora poco conosciute ed è perciò importante mettersi gioco e fare rete sul territorio.

L’intervento di Antonio Vella si è incentrato sulle strategie adottate e sulle varie fasi realizzate dal 2006 ad oggi dal Comune di Monteverde per migliorare l’accessibilità di quello che si è affermato come un comune estremamente virtuoso a livello europeo, grazie all’impegno profuso per migliorare l’accessibilità e la qualità della vita dei suoi abitanti. Tra gli aspetti chiave: l’organizzazione periodica di eventi inclusivi e accessibili coinvolgendo la cittadinanza a cui è seguito, in una seconda fase, un progetto strutturale.

Fondamentale, racconta il primo cittadino, la collaborazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza nella progettazione e realizzazione delle iniziative per generare un senso di appartenenza e responsabilità collettiva verso il territorio; la partecipazione a bandi per finanziare i progetti; la creazione di infrastrutture e servizi capaci di accogliere ogni cittadino e turista, con particolare attenzione alle persone con disabilità.

In collegamento da remoto, Antonio Imeneo, delegato di Fispes Lazio e Direttore del Centro Internazionale Daniele Nardi/IRC UniFUNVIC Europa, ha raccontato: «Nel 2020 è stato inaugurato a Roma il Centro Internazionale Daniele Nardi, dedicato alla prevenzione degli infortuni muscolari, che offre servizi gratuiti per atleti, in particolare paralimpici e con disabilità. L’importanza della prevenzione degli infortuni muscolari è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza degli sportivi con disabilità. Questo progetto non solo promuove misure di prevenzione in ambito sportivo, ma si può ben integrare con progetti di attività ludiche e turistiche, creando un’esperienza arricchente e sicura per tutti i partecipanti».

Secondo Franco Lenarduzzi incontri di questo tipo servono a confrontarsi sulle buone pratiche che fanno emergere competenze di settore con risultati di emancipazione e integrazione sociale. Nel suo intervento da remoto, ha spiegato: «Nell’ambito del Comune di Ruda sono molte le azioni che abbiamo messo in campo con buoni risultati. Tra queste, per esempio, il progetto che mira a combattere la solitudine non voluta: dopo un’attenta analisi sociologica assieme alla comunità e considerata la fondamentale importanza delle relazioni per combattere qualsiasi tipo di barriera, si sono progettate delle azioni concrete mirate al coinvolgimento delle persone che, per vari motivi, non si rivolgono per chiedere aiuto ma non godono di una piena soddisfazione di qualità della vita. Oltre alle azioni materiali di progetto sociale, si deve considerare che anche nelle opere pubbliche si possono realizzare facilitazioni che, oltre che il sistema di sicurezza stradale, favoriscano il sistema delle relazioni. Il cicloturismo, ad esempio, mette in sicurezza le reti, favorisce la fruibilità del territorio, ma anche lo scambio tra le persone. Passeggiare insieme o pedalare insieme è fondamentale e diventa quindi necessario che queste opere siano sempre fruibili per tutti. Per quanto riguarda le opere pubbliche strategiche, un esempio è il restauro dell’ex-amideria Chiozza. Si tratta di un complesso industriale di grande dimensione che può essere rilanciato a favore sia del recupero della risorsa culturale determinata dal museo di archeologia industriale, che dal riutilizzo dei grossi spazi che possono essere messi a disposizione del terziario avanzato e della formazione. Ciò può rivelarsi un’occasione non solo di rilancio economico, ma di azione che mira all’apertura di una fruizione collettiva che non escluda nessuno. Lo stesso concetto vale per i progetti con l’impiego delle risorse del PNRR, le cui opere sono partite dopo aver demolito delle ex caserme ormai in grave stato di deterioramento. Asilo nido, scuola materna e scuola primaria prendono il posto di edifici fatiscenti che erano considerati solo un problema da risolvere. Qualsiasi visione di futuro del territorio non può prescindere dall’idea di progettare attraverso nuovi programmi e nuove risorse mirando a non creare barriere ma a eliminarle, siano barriere fisiche che mentali: questa la sfida che i comuni quotidianamente devono trovarsi a compiere. Anche l’accoglienza può essere un’occasione in cui non solo si danno risposte al territorio che deve gestire la presenza dei migranti, ma può risultare un’opportunità se veicolata nel modo giusto nelle quali ogni risorsa umana può diventare energia che guarda al futuro».

L’assessore al turismo, sport e fondi europei di Gemona Mara Gubiani ha rivolto il suo intervento alla necessità per il progetto Sportland di prendere ad esempio le testimonianze dei relatori per attivare una rotta verso un concetto di turismo accessibile. Forti delle potenzialità dei Comuni che compongono il progetto Sportland, che singolarmente sono attenti alla sostenibilità a 360° dei loro territori, il passo successivo è quello di mettere a sistema queste azioni, facendo leva sullo sport come volano economico andando a definire un prodotto esperienziale sempre più individualizzato ed adatto ad ogni condizione, il tutto partendo dalla formazione degli operatori pubblici e privati.

William Del Negro ha spiegato: «Sono felice che Accessibility for Future, dopo il successo avuto a Udine nella sua prima edizione del 30-31 maggio 2024, abbia già avuto un seguito e, soprattutto, sempre in Friuli Venezia Giulia, dove è nato questo format. Organizzare una edizione dedicata interamente a Sportland, coinvolgendo amministratrici e amministratori comunali che desiderano essere supportati e accompagnati verso un processo di cambiamento all’insegna del pensiero inclusivo, è per me e per la mia squadra una grandissima soddisfazione nonché, devo dire anche, una grande emozione. Per noi è stata una giornata contraddistinta non solo da rapporti professionali, ma anche soprattutto umani. Ciò ha permesso di creare delle connessioni, che siamo certi porteranno a dei grandi risultati in un futuro non troppo lontano».

Daniele Cassioli ha dichiarato: «Sono molto contento perché è gratificante quando c’è la possibilità di confrontarsi da diverse prospettive. Io sono una persona che ha una disabilità così come Willeasy è una realtà che si pone dalla parte di chi ha una disabilità ed è bello finalmente essere ascoltati, avere confronto, potersi anche un po’ “trovare” intorno a un tavolo mossi dalle stesse passioni. Mi auguro che questo approccio sia anche di ispirazione ai comuni del territorio e, in generale, queste diventino buone prassi da portare avanti».

Antonio Vella ha commentato: «È stato un piacere poter presentare il modello Monteverde a Gemona. Ringrazio William ed il personale della sua società per avermi invitato. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione del Comune di Gemona per l’accoglienza e la disponibilità. Poter interloquire e confrontarmi su temi delicati come l’accessibilità e l’inclusione sociale è sempre un arricchimento. Sono contento perché ho trovato un territorio all’avanguardia rispetto alle pratiche inclusive e con una visione d’insieme straordinaria. Non è sempre facile allestire una tavola rotonda per discutere di buone pratiche e di inclusione con 16 amministrazioni comunali. Questo significa che i comuni appartenenti a Sportland da molti anni lavorano in sinergia per costruire operazioni inclusive sulle quali è possibile caratterizzare un piano di sviluppo economico interessante. In fondo amministrare vuol condividere strategie e programmazioni e, soprattutto, costruire relazioni interpersonali».