Ad Arta Terme un’aiuola dedicata a tutte le donne
A pochi giorni dalla giornata contro la violenza di genere, è stata inaugurata oggi in piazza Roma ad Arta Terme un’aiuola, che vuol essere un simbolo ben visibile e tangibile per ricordare l’importanza del trasmettere quotidianamente il messaggio di insegnare ad amare con rispetto e delicatezza le donne, frase scritta e collocata all’interno dello spazio dedicato a questa ricorrenza.
L’iniziativa ha avuto avvio su proposta dell’associazione Amis di Darte ed in particolare di Barbara Peressutti, che ha sottoposto l’idea all’assessore Elisa Sanna, con l’Amministrazione Comunale che ha accolto positivamente la proposta e ha supportato la realizzazione dell’aiuola, mettendo a disposizione parte del materiale necessario e le maestranze per la sua realizzazione. All’iniziativa hanno contribuito anche gli insegnanti e gli alunni della classe terza media di Arta, che hanno riflettuto sulle parole, scrivendole all’interno di alcuni cuori e spazi installati nell’aiuola.
La progettualità è stata condivisa con l’associazione Voce Donna, da anni attiva sul territorio carnico fornendo aiuto alle vittime di violenza.
All’inaugurazione hanno partecipato tutte le classi delle scuole medie del comune, la dirigente scolastica Paola Linossi, le insegnanti, i componenti dell’associazione Amis di Darte e gli amministratori comunali, oltre a chi, a diverso titolo, ha contributo all’iniziativa.
Il sindaco Andrea Faccin e l’assessore Sanna hanno ringraziato tutti i presenti, sottolineando l’importanza del lavoro di rete svolto, ma soprattutto che il significato di quanto realizzato è uscito dalla viva voce di giovani donne e uomini che, a piccoli passi, inizieranno a sperimentarsi nelle relazioni di coppia, ritenendo che anche grazie ad esperienze di questo genere si possa contribuire alla lotta contro la violenza alle donne.
“La collocazione dell’opera stessa nella piazza principale del capoluogo, a pochi passi dal plesso scolastico, permetterà ai ragazzi, ma anche alla stessa comunità, di vederla quotidianamente, con la speranza di tenere vivo il messaggio che la medesima vuole trasmettere”, aggiunge Faccin.