Addio a Mario Del Fabbro, ha difeso l’origine del tiramisù della madre Norma Pieli
Se n’è andato a 72 anni Mario Del Fabbro, figlio di Norma Pieli, ideatrice del tiramisù all’Albergo Roma di Tolmezzo, gestito all’epoca assieme al marito Beppino. Del Fabbro negli anni aveva portato avanti la ricetta originale della madre, organizzando vari eventi e ricevendo riconoscimenti anche a livello nazionale. Non a caso lo ricordano anche la Tiramisù World Cup e la Tiramisù Academy. Per Francesco Redi, ideatore della TWC, «con Mario viene a mancare una persona davvero per bene, un amico. Ha sempre supportato il tiramisù, senza localismi né pregiudizi. Siamo vicini alla sua famiglia in questo doloroso momento».
«Mario ha vissuto con noi dei momenti indimenticabili che porterò sempre nel cuore – commenta Andrea Mattana, vice-presidente della Tiramisù Academy – . Questa notizia mi lascia attonito e senza fiato. Lo ricorderò sempre con immutato affetto ed eterna gratitudine».
Cordoglio anche da parte della famiglia di Roberto “Loli” Linguanotto, icona del Tiramisù di Treviso, e del figlio Massimo: «Caro Mario, ci siamo conosciuti nel 2021, in giuria alla Tiramisù World Cup. Eri una bella persona, conserveremo per sempre di te un bellissimo ricordo. Un abbraccio e una preghiera alla tua famiglia».
«Mia madre negli anni ’50 faceva un dolce che si chiamava Torino, tipico della zona dei nostri ospiti, ripresa dal ricettario di Pellegrino Artusi, ”La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” – raccontava Del Fabbro -. La mamma, ritenendo che il dolce fosse poco digeribile per la presenza del burro e del liquore, non gradito a tutti, pensò di cambiare alcuni ingredienti; al posto del burro, mise il mascarpone unito con tuorli d’uovo e zucchero, aggiunse il bianco montato a neve, bagnò i savoiardi nel caffè al posto del liquore, eliminando la cioccolata, sostituendola con lo spolvero del cacao amaro. Nacque così dal suo estro e dalle sue abili mani, il dolce che oggi tutti conosciamo. Non sapendo che nome dare a questo dolce, i miei genitori lo chiamarono semplicemente “Trancia al mascarpone”. Il nome Tiramisù fu dato successivamente nei primi mesi del 1953, quando un gruppo di sciatori triestini, dal ritorno di una giornata trascorsa sui campi da sci, mangiarono la Trancia di mascarpone, e dissero a mio padre che dopo tanta fatica, si sentivano rinvigoriti e che quel dolce li tirava proprio su. Mio papà corse subito in cucina e disse che da quel momento, il dolce in cerca di nome, si sarebbe chiamato Tiramisù”.
Mario Del Fabbro lascia la moglie Carmen e i fratelli Claudio, Delia e Cristina. I funerali si terranno giovedì 11 alle 14.30 a Paluzza.