Addio al popolare giornalista friulano Piero Villotta
E’ morto questa mattina nella sua abitazione di Udine Piero Villotta. Tra poco avrebbe compiuto 73 anni. Soffriva da tempo di gravi patologie cardiache.
Figura divenuta familiare ai telespettatori della RAI FVG, grazie anche al papillon che indossava sempre, nei suoi servizi televisivi e soprattutto radiofonici non rinunciava mai, quando la circostanza glielo permetteva, alla sua proverbiale ironia.
La sua carriera lavorativa iniziò in banca, e in quest’ambito si impegnò fin da subito nel sindacato dei bancari di Cisl, del quale divenne negli anni ’80 segretario nazionale.
Parallelamente coltivò la passione per il giornalismo, dapprima come collaboratore, poi diventando redattore a tempo pieno. Dopo un periodo al Gazzettino – quotidiano al quale rimase sempre molto legato – Villotta entrò in Rai nel 1987, dapprima nella redazione di Trieste e dal 1995 nel nucleo di Udine.
Fu tra le prime persone ad accorrere sul luogo della strage di viale Ungheria a Udine, praticamente assieme all’ambulanza. Per qualche anno curò anche la rubrica radiofonica “Vita nei campi”.
Per oltre un decennio è stato anche presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e ha ricoperto diversi incarichi nella Federazione nazionale della stampa e nell’ordine nazionale. Dopo il pensionamento ha guidato il Ducato dei vini friulani ed è stato vicepresidente dell’Ente Friuli nel mondo.
(dal sito Rainews FVG)
«Con Pietro Villotta se ne va un pezzo di storia del giornalismo del Fvg, un professionista che con serietà ha raccontato la nostra regione, dimostrando, su diversi frangenti, l’attaccamento e l’amore verso la sua terra. Ho avuto modo di confrontarmi, nella precedente legislatura in particolare negli anni di assessorato all’Agricoltura, con la sua passione per la cultura e la storia della nostra terra, lavorando assieme sia alla valorizzazione dell’Ente Friuli nel Mondo, sia nel “Ducato dei vini”». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Sergio Bolzonello.
“Giornalista esemplare, sempre impegnato in azioni condotte con profondo senso civico e grande professionalità, è stato un punto di riferimento per i friulani e per il giornalismo del Friuli Venezia Giulia”. Lo afferma in una nota di cordoglio il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, esprimendo commozione a nome di tutto il suo Gruppo per la scomparsa di Piero Villotta, già presidente regionale Fvg, nonché consigliere nazionale, dell’Ordine dei Giornalisti (Odg). “Da giornalista – conclude Bordin – è stato attento osservatore e interprete di eventi civili e politici. Ha ricoperto cariche importanti, sempre con impegno e dedizione. Il suo carisma lascia un vuoto nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
“Paladino della libera informazione e cultore della friulanità in ogni forma”. Così viene descritto Piero Villotta in una nota di cordoglio
diramata dal presidente del Gruppo consiliare di Progetto Fvg per una Regione Speciale/Ar, Mauro Di Bert, accompagnata da un
messaggio di condoglianze rivolto alla famiglia. “Con la scomparsa di Villotta, decano dell’informazione, la nostra regione ha perso un professionista onesto, portatore degli ideali di un giornalismo mai sopra le righe e mai fazioso. Il suo lungo impegno all’interno dell’Ordine professionale – aggiunge Di Bert – ne è la conferma. Sostenitore della cultura locale, e in particolare del mondo agricolo regionale, attraverso la sua
professione ha raccontato questo angolo del Nordest, dimostrando amore per la sua terra e le sue tradizioni”.
In una nota i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, esprimono cordoglio “per la morte del giornalista friulano Piero Villotta, che ha saputo raccontare la sua terra con professionalità e profondo amore”.