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Addio degli Alpini a Tolmezzo, politica e amministratori all’attacco

All’indomani della chiusura ufficiale della Caserma Cantore di Tolmezzo, con il conseguente trasferimento degli Alpini del 3^ Reggimento Artiglieria da Montagna destinati a Venzone e Remanzacco, si susseguono i commenti degli amministratori locali e dei politici.

Il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, in occasione della cerimonia di saluto andata in scena ieri mattina in piazzale Vittorio Veneto, ha detto:

Hanno strappato una stella alpina dalle rocce per trapiantarla in pianura. Non si fa così. Il sindaco della Città di Tolmezzo saluta i concittadini onorari del Terzo reggimento artiglieria da Montagna. Li saluta anche come presidente della Unione della Carnia, che si trova orfana di uno dei figli prediletti. La Carnia e Tolmezzo vi salutano e deprecano la scriteriata scelta di privare questa città delle amate penne nere. Scelte figlie della divinità razionalizzazione che però lascia orfano un territorio dei propri figli.
francesco brollo palcoPerché ripiegare gli alpini in pianura? Gli alpini appartengono alla montagna! ne sono patrimonio, storia e anima. Trasferirli in pianura non ha senso, se non quello di una razionalizzazione che fa i conti con i conti, con l’economia, la redditività, la razionalizzazione, la logica logistica.
Ebbene, portare gli alpini a Remanzacco è come portare i camosci in pianura. Fuori luogo, fuori natura, fuori tutto. Come trapiantare le stelle alpine in un giardino della bassa: perché avete osato estirpare questa meravigliosa pianta, nata per la montagna, nella montagna, con la montagna!
Non smetteremo di opporci, contraddire, deprecare questa scelta maturata anni addietro.
Nondimeno il nostro affetto, la nostra riconoscenza, il nostro legame istitzionale, la nostra amicizia va intatta ai “nestis fradis alpins”, spiantati dal loro luogo d’elezione: la montagna.
L’estrema beffa è che gli alpini se ne vanno proprio alla vigilia della proclamazione di Tolmezzo a città Alpina dell’anno.
Proprio per tale occasione, da alcuni mesi abbiamo cominciato a lavorare per dare un futuro alla Caserma Cantore, per fare in modo che non venga lasciata nell’oblio come la Del Din e rappresenti un riscatto dalle ceneri dell’abbandono.
Questa è terra di emigrazione, ma mai avremmo voluto salutare l’emigrare di coloro che decenni fa percorrevano festosi il tragitto dalla caserma al duomo, accompagnati dalla fanfara per la messa domenicale, o che hanno vissuto e si sono intrecciati con il nostro territorio.
Chi salutiamo oggi è un fratello, nostro concittadino onorario, il Terzo Reggimento Artiglieria Terrestre da montagna.
Lo salutiamo con il vuoto nel cuore e la rabbia per una separazione imposta e non voluta.
Cari alpini, cari fratelli sappiatelo: ciò che fredde scelte centralistiche hanno osato dividere, questa città mai separerà. A Tolmezzo siete stati, siete e sarete benvenuti, perché di Tolmezzo – assieme a noi – siete padroni di casa.
Oggi, domani e sempre:
Viva gli alpini, viva il Terzo.

 

Oggi invece è intervenuto il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini: “La chiusura della caserma Cantore rappresenta un altro duro colpo per la Carnia destinata ad un impoverimento irreversibile. Del tutto inesistente e inefficace l’azione della Regione a difesa della montagna che, dopo la perdita del tribunale, ora sconta un’altra grave penalizzazione con contraccolpi molto negativi in termini sociali, economici e

Pietro Fontanini
Pietro Fontanini

anche di sicurezza”.  E’ molto preoccupato il presidente per le conseguenze che il trasferimento degli alpini del Terzo reggimento da Tolmezzo a Remanzacco produrrà per la Carnia con tante famiglie in partenza verso la nuova destinazione, paesi che continueranno a svuotarsi, scuole con numero di alunni in continua flessione, servizi via via ridimensionati e un’economia in crescente sofferenza. Segnali inequivocabili di un declino senza speranza.

“E’ un trasloco senza logica se non quella di depotenziare un territorio già in grave difficoltà come quello della nostra montagna, e di sradicare intere famiglie da comunità già piccole impoverendole ulteriormente” commenta Fontanini manifestando forte disapprovazione anche per il trasferimento dell’8°Alpini da Cividale alla Feruglio di Venzone. “Inevitabile sarà che, data la carenza di spazi e gli elevati numeri di extracomunitari in arrivo – continua il presidente –, le strutture lasciate vuote dai militari vengano utilizzate per l’accoglienza dei profughi.  Altra batosta per una zona, quella della montagna, praticamente lasciata a se stessa e che, giustamente, in questi giorni ha manifestato la sua contrarietà sull’utilizzo degli immobili per i migranti. Un attacco che va rivolto alla Regione e in particolare alla Serracchiani che detiene la delega alle politiche per la montagna. Assolutamente inefficace l’azione per difendere il Tribunale e anche per mantenere aperta la Cantore.  La montagna è stata abbandonata nelle sue difficoltà – conclude il presidente  -. I segnali per una ripartenza sono purtroppo davvero troppo pochi e isolati contro uno spopolamento e una deriva ormai inarrestabili. Anche la forte tempra della gente di montagna da sola non basta per superare questa ennesima dura prova dopo le tante già patite dal territorio tra cui la pesante vicenda della crisi CoopCa”.

3 pensieri riguardo “Addio degli Alpini a Tolmezzo, politica e amministratori all’attacco

  • No alpini,NO PROFUGHI.

  • paolo iussa

    Non presenti altri amministratori,stendiamo pietoso velo, 25 civili presenti, 30 forse alpini in congedo, picchetto giunto da Udine, pomeriggio cerimonia ore 14 Caserma Cantore presenta partecipanti insignificante. Chissà si dirà nuovamente non piangiamo e ora di finirla con le lamentele. Matteo di Tolmezzo ci dica la prossima partenza. Si avvicinano le festività dei morti…. viventi

    • Antonio Sopracase

      Io ho fatto il militare a Pontebba con il dodicesimo scaglione 79 sono rammaricato che abbiano chiuso anche la caserma del terzo alpini di Tolmezzo per fare posto a degli exstra comunitari gli alpini sono un pezzo della nostra storia ,gli axtra comunitari stiano a casa loro ne abbiamo abbastanza di gennte da mantenere siamo al collasso è ora di rimandarli a casa loro non trasferire i nostri cari alpini

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