Aeroporto FVG, al via l’evoluzione per il futuro
“Un’opera altamente strategica, non solo per l’aeroporto ma per l’intera regione, che verrà realizzata in soli 395 giorni, dopo quasi trent’anni di attesa. Si tratta di un obiettivo storico, che genererà concrete opportunità di sviluppo per il turismo e per l’intera economia del Friuli Venezia Giulia”. Così la presidente della Regione Debora Serracchiani lunedì a Ronchi dei Legionari in occasione della posa della prima pietra del Polo intermodale di Trieste Airport.
Il progetto comprende una nuova stazione ferroviaria grazie alla quale lo scalo regionale sarà direttamente raggiungibile via rotaia, oltre che attraverso un servizio di bus che verrà implementato grazie a una nuova autostazione che prevede 16 stalli. Al termine dei lavori, nella stessa area adiacente all’Aeroporto, saranno anche consegnati due parcheggi: uno multipiano da 500 posti, l’altro a raso della capacità di 1.000 posti. Infine, la costruzione di quello che è stato scelto come simbolo di questa poderosa innovazione: il collegamento tra l’aerostazione e le strutture del Polo, ovvero la passerella sopraelevata lunga 425 metri che scavalcherà la strada statale 14.
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Il costo complessivo dell’opera ammonta a 17,2 milioni di euro (14, 2 risorse pubbliche, di cui 4,3 dalla Regione, e 3 milioni di co-finanziamento privato). I lavori verranno eseguiti da un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI), di queste due sue tre hanno sede in Friuli Venezia Giulia. Di un grande lavoro, a livello amministrativo e burocratico, ha parlato la presidente Serracchiani, riferendosi all’iter autorizzativo che ha coinvolto l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, la quale ha seguito e coordinato le fasi che hanno portato all’Accordo di Programma, comprensivo anche delle opere di bonifica.
La presidente Serracchiani ha anche rivendicato l’importanza dell’azione svolta a Roma in sede governativa, che ha portato al finanziamento del secondo lotto di 6,9 milioni di euro, recentemente approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE).
Soddisfazione è stata manifestata dal presidente della Società aeroportuale Antonio Marano, il quale, evidenziando anch’egli il determinante lavoro compiuto dalla Regione sulla parte burocratica relativa al rilascio dei permessi per l’inizio lavori, ha tracciato le future linee di sviluppo dello scalo che da febbraio del prossimo anno potrà disporre di questo storico collegamento infrastrutturale: una su tutte l’allargamento del bacino d’utenza oltre i confini regionali, per intercettare il mercato austriaco, sloveno, croato e quello del vicino Veneto.
Anche il sindaco di Ronchi dei Legionari Livio Vecchiet, presente alla cerimonia, ha condiviso l’importanza del Polo intermodale quale elemento strategico per la crescita economica e l’occupazione del territorio, in virtù dei margini di sviluppo che questa opera comporterà per lo scalo e il suo indotto. Oltre alla presidente Serracchiani, all’assessore Santoro e al sindaco Vecchiet, hanno presenziato all’evento anche l’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito, il consigliere regionale Diego Moretti e il vicesindaco di Monfalcone Giuseppe Nicoli.