Al Pelizzo la festa di chiusura di “Note e parole in rifugio”
Si è conclusa ufficialmente l’11 settembre la stagione di eventi Note e parole in rifugio 2016 promossa da Assorifugi con un ottimo successo di pubblico. I dieci appuntamenti all’insegna della musica e della cultura in calendario quest’anno – per alcuni dei quali sono stati girati dei video visibili su sito e pagina FB di Assorifugi -hanno fatto da calamita per amanti della cultura, della musica e della montagna, con un buon numero di affezionati che han seguito gran parte degli eventi proposti e con una punta di 250 spettatori al concerto del trio Kythara al Rifugio Giaf (Forni di Sopra) del 17 luglio.
E’ un momento d’oro per i rifugi alpini, che sempre più diventano siti speciali e ricercati per lo svolgersi di eventi decontestualizzati dagli scenari urbani abituali. “Siamo soddisfatti – dice il presidente Stefano Sinuello – perché la scelta di accostare cultura e enogastronomia si è rivelata proficua. Dobbiamo molto anche alla collaborazione con l’ERSA, che ogni volta promuove assieme a noi i prodotti degli alpeggi”. Il Girarifugi, l’iniziativa a metà tra gioco e sfida che premia chi raggiunge tutti i rifugi partecipanti, è un richiamo sempre molto attraente per le famiglie, ma non solo. I curatori di Note e Parole sono già al lavoro per la stagione 2017: “Tra gli ospiti della prossima stagione stiamo puntando a Marco Paolini e Maurizio Ravalico, percussionista di Jamiroquai e Paul McCartney – dice Walter Iuretig (Note in rifugio)”, mentre si intensificherà il rapporto stretto tra libri, cinema e teatro già rimarcato quest’anno da Luciano Santin (Parole in rifugio).
Salvo poche eccezioni e se il tempo si manterrà stabile, la maggior parte dei rifugi chiuderà i battenti entro i primi quindici giorni di ottobre.
Ma quest’anno, fuori programma, ci sarà il 22 ottobre un evento – festa ufficiale di chiusura al Rifugio Pelizzo, sotto la cima del Monte Matajur. “Inviteremo nuovamente – dice Sinuello – i musicisti Paola Chiabudini e Aleksander Ipavec, che eseguiranno un concerto con musiche di varie epoche, dal Rinascimento ai nostri giorni. con il clavicembalo e con l’incredibile organo portativo di Leonardo, cosiddetto perché da lui stesso progettato. Abbiamo invitato tutti i rifugisti della regione e sarà un’occasione per incontrarli tutti assieme per un arrivederci al 2017”.