Al Teatro Candoni di Tolmezzo c’è Francesco Pannofino con “Bukurosh”
Ritornano in teatro il consigliere comunale progressista Lucio, la moglie Ginevra, chef in carriera, e la loro figlia sedicenne Camilla. I personaggi de I suoceri albanesi – commedia di successo due stagioni fa – sono i protagonisti del sequel, firmato sempre dalla penna di Gianni Clementi, dal titolo Bukurosh, mio nipote. Lo spettacolo, diretto da Claudio Boccaccini, vedrà sul palco Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, affiancati da Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe, Filippo Laganà ed Elisabetta Clementi. Bukurosh andrà in scena venerdì 21 dicembre alle 20.45 al Teatro Candoni di Tolmezzo.
Francesco Pannofino – voce italiana di tanti attori americani (George Clooney e Denzel Washington, tra gli altri) e protagonista nel ruolo del regista Renè Ferretti nella serie tv di culto Boris – è Lucio, mentre Emanuela Rossi è la moglie Ginevra. Ne I suoceri albanesi la routine della famiglia veniva travolta da dei lavori di adeguamento dell’appartamento affidati a una ditta formata da due ragazzi albanesi. La figlia Camilla si innamorava di uno dei due, restava incinta e, dopo le resistenze dei genitori, convolava a nozze in Albania.
Bukurosh, sequel ideale ma anche commedia autonoma, parte proprio da qui, dal ritorno della famiglia dall’Albania dove si sono celebrate le nozze.
Improvvisamente tutto sembra precipitare perché Lucio non viene eletto e da ex onorevole, per la prima volta in vita sua, scopre di non saper fare niente. Lui che ha dedicato tutta la sua vita sempre e solo alla politica, non ha un mestiere. La coppia cade in una profonda depressione, ma paradossalmente le difficoltà li riavvicinano e, come recita il famoso detto spagnolo: “un bambino arriva sempre con il pane sotto il braccio”, la nascita di Bukurosh sembra sgombrare il cielo dalle nubi.
Un interno medio borghese, una famiglia che vede messa in pericolo la propria presunta stabilità ed è costretta a mettersi in gioco: Bukurosh, mio nipote è una divertita riflessione sulla nostra società, sui nostri pregiudizi, i nostri timori, le nostre contraddizioni, debolezze e piccolezze.
Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433 487961).