Altro Comune, altra escursione. È la volta di Majano, nello specifico il territorio della frazione di San Tomaso, conosciuta soprattutto per l’antico Hospitale di San Giovanni e l’omonima chiesetta. Il contesto comprende le colline formate dai detriti delle rocce che il ghiacciaio tilaventino, migliaia di anni fa, ha eroso, trascinato e abbandonato nel corso delle sue espansioni: si tratta di rilievi dall’andamento semicircolare e concentrico, da cui il nome di Anfiteatro morenico attribuito all’unità geografica che le caratterizza. I rilievi preesistenti all’avanzata del ghiacciaio vennero modellati in forme dolci e circondati dai depositi morenici. A nord e a sud si estendono due pianure distinte: quella “chiusa” del Campo di Osoppo-Gemona; l’altra, la Pianura friulana, “aperta” arrivando al mare.
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L’uscita, organizzata dall’Ecomuseo con la collaborazione della guida naturalistica Marco Pascolino, è in programma nel pomeriggio di sabato 17 agosto. Dall’Hospitale, fulcro storico e culturale di San Tomaso, verranno percorse le campagne e risaliti i pendii dei dolci colli retrostanti fino ai prati sommitali di Susans (la “Mont”), luogo di pace la cui vista abbraccia il corso del Tagliamento e l’arco pedemontano friulano. Si attenderà l’ora del tramonto interpretando il paesaggio e dialogando sullo stretto rapporto tra l’uomo e la natura. Per chi volesse visitare l’Hospitale il ritrovo in piazza San Giovanni è alle 16 (farà da guida Walter Michelutti vicepresidente degli Amici dell’Hospitale), alle 17 avrà inizio l’escursione. La prenotazione è obbligatoria.
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L’escursione ha una durata di 3 ore e mezza, per 7,5 km di percorso e un dislivello di poco più di 100 m. Difficoltà medio-bassa con qualche tratto in salita lungo la sentieristica minore. Sono richiesti un minimo allenamento alla camminata e l’uso di scarpe comode o scarponcini da trekking. Consigliati bastoncini, k-way o mantella per ogni eventualità, torcia con batterie cariche in caso di rientro dopo il tramonto.
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