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Al via da Prato Carnico la rassegna “Sants e cjants di ca e di là da l’aghe” 

Il Friuli si prepara ad accogliere un nuovo progetto culturale che unisce arte, musica e storia locale. “Sants e Cjants di ca e di là da l’aghe” è un’iniziativa che si snoderà attraverso quattro tappe autunnali, offrendo un’esperienza unica di riscoperta del patrimonio religioso e culturale della regione. Il progetto, supportato dal contributo  del Consiglio Regionale, si propone di valorizzare otto chiese meno conosciute ma di grande valore artistico, situate lungo il corso del fiume Tagliamento.  

Ogni evento coinvolgerà due edifici sacri, permettendo ai visitatori di esplorare questi tesori nascosti grazie alla guida degli esperti dell’associazione Nord-Est Guide.
La peculiarità dell’iniziativa risiede nella sua capacità di fondere diverse forme d’arte: mentre le guide illustreranno la storia e le caratteristiche delle chiese e delle opere artistiche, la Schola aquileiensis offrirà un’esperienza musicale unica, eseguendo brani della tradizione patriarcale trascritti direttamente dai codici antichi della regione. 

Il progetto vuole promuovere un turismo culturale lento e consapevole: sono stati, infatti, selezionati luoghi  accessibili ma spesso negletti, per far riscoprire la ricchezza di questo patrimonio artistico e musicale. Le tappe del percorso iniziano sabato 5 ottobre alle ore 17 con le visite guidate alle chiese di Prato Carnico e di Osais, che custodiscono preziosi affreschi cinquecenteschi di P. Fuluto e altari finemente lavorati, e continuano poi a San Daniele del Friuli (12 ottobre), Valeriano di Pinzano al Tagliamento (26 ottobre) e Casarsa  della Delizia (9 novembre).  Tra le  due chiese di ogni tappa ci si sposterà in macchina (con mezzi propri) o, dove possibile, a piedi. Il progetto si inserisce anche nelle celebrazioni per il centenario della rivista culturale “La Panarie” e sarà  documentato in un video realizzato dal noto videomaker friulano Fabrizio Zanfagnini. L’iniziativa si rivolge a un pubblico variegato: dagli abitanti locali agli appassionati d’arte sacra, dai cultori di  musica liturgica agli amanti del turismo lento. Nonostante le limitate capienze degli edifici (circa 80 persone  per chiesa), l’obiettivo è quello di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di persone  interessate alla cultura e alla storia del Friuli. 

L’iniziativa in Val Pesarina è realizzata con il patrocinio del Comune di Prato Carnico e grazie alla disponibilità e ospitalità delle parrocchie di S. Canciano Martire (Prato) e dei SS. Filippo e Giacomo (Pesariis).