Al via la decima edizione della “Setemane de culture furlane”
Giunge alla X edizione la Setemane de culture furlane – Settimana della cultura friulana, la rassegna di eventi culturali promossa dalla Società Filologica Friulana che quest’anno si svolgerà dal 18 al 28 maggio, con un ricco e variegato programma di 200 eventi.
L’iniziativa è nata nel 2014 ed è cresciuta di anno in anno, sempre con l’obiettivo di conoscere meglio la realtà della nostra regione, la sua storia, la sua tradizione e la sua identità. «Proprio “identità” – spiega il Presidente della Società Federico Vicario – è probabilmente la parola che più di tutte ci porta a capire il senso del nostro essere comunità: l’identità misura la combinazione di fatti, di vicende e di situazioni che hanno reso e che continuano a rendere il Friuli quello che è e noi friulani quello che siamo, con le buone ragioni di riconoscere una particolare visione del mondo e della vita che ci appartiene».
Dieci anni di intenso lavoro – continua il Presidente – ci hanno permesso di condividere un progetto con il territorio consolidando una rete di relazioni sempre più ampia e forte, poiché non basta più il “fasìn di bessôi”, ma dobbiamo unirci per far crescere la coscienza e la conoscenza del patrimonio materiale e immateriale della nostra terra”. Lo dimostrano i numeri dell’edizione 2023, a cui collaborano oltre 70 Comuni, 20 tra plessi scolastici e istituti comprensivi, 180 realtà associative del territorio con centri e gruppi culturali, musei ed ecomusei, parrocchie, pro loco, cori e compagnie teatrali.
La rassegna è patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. Alla Setemane hanno inoltre confermato il proprio sostegno la Fondazione Friuli e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Continua la collaborazione con Ente Friuli nel Mondo al fine di allargare la dimensione della “Settimana” a livello globale, raggiungendo i diversi “Fogolârs furlans” sparsi in tutto il mondo. A questo proposito, il restyling grafico del sito della rassegna, www.setemane.it, renderà il portale ancor più funzionale a seguire le dirette streaming e gli eventi previsti on line, oltre ad ospitare nel dettaglio il programma di tutte le manifestazioni.
Com’è consuetudine molte delle iniziative ricorderanno diversi benemeriti che hanno operato a favore del Friuli, studiosi e letterati, artisti e intellettuali come Odorico da Pordenone, Giovan Battista Donato, Tiziano Tessitori, Carlo Luigi Bozzi, Anna Bombig, Otto D’Angelo, Sergio Maldini, Giuseppe Bugatto e altri ancora.
Il centenario della morte del compositore Arturo Zardini (1869-1923) sarà il fulcro di questa edizione, con numerosi concerti ed incontri a lui dedicati: nella sua natale Pontebba, sabato 20 maggio alle 20.30 nella Pieve di Santa Maria Maggiore, il gruppo di ottoni Brassevonde e l’attore Massimo Somaglino presenteranno il repertorio più noto del maestro con il concerto “Un salût ’e furlanie”; un concerto dal titolo “In-cjant il Friûl” è previsto anche venerdì 26 nella chiesa di S. Spirito all’Abbazia di Moggio Udinese, con la partecipazione dei cori “Zanon Amico” di Udine “Giuseppe Peresson” di Arta Terme e “Zahre” di Sauris. Martedì 23 maggio alle 18 in Sala Corgnali a Udine si terrà invece l’incontro “Arturo Zardini e i suoi canti friulani tra innovazione e tradizione” con Franco Colussi e Roberto Frisano e la partecipazione del nipote del compositore, Giuliano Rui. Iniziative zardiniane sono in programma anche mercoledì 24 alle 17.30 nella sede dell’Ute Paolo Naliato di Udine a Paderno (incontro e concerto “Je tornade primevere”) e sabato 20 alle 20.30 al bocciodromo di Pagnacco (spettacolo “A racuei o voi lis stelis”).
Le manifestazioni, che spaziano dai convegni e conferenze alle presentazioni editoriali, visite guidate, spettacoli e concerti, interesseranno l’intero territorio regionale. Tra le tante ricordiamo, nel Friuli orientale, l’incontro di presentazione del fondo fotografico “Oreste Bugni”, martedì 23 maggio alle 20.30 nel Centro Civico di Lucinico: un patrimonio di quasi 600 scatti eseguiti durante la Grande Guerra, tra il 1915 e il 1919, di cui in particolare 340 immagini raccontano le vicende del conflitto che si sono svolte nel Goriziano. La Società Filologica Friulana, che conserva il fondo, ha inteso valorizzarlo promuovendone la catalogazione e la fruibilità on line.
In Friuli occidentale invece si ricorda in particolare lo spettacolo di Carlo Tolazzi “L’uovo del cucùlo” con Marianna Fernetich e Federico Scridel all’auditorium comunale di Zoppola venerdì 26 maggio alle 20.45: un atto unico che ripercorre la tragedia dei “figli del nemico”, i bambini nati da violenze perpetrate dai soldati austroungarici sulle donne friulane dopo la rotta di Caporetto, e per i quali don Celso Costantini istituì un orfanotrofio dedicato a Portogruaro che ospitò circa 350 bambini, tanto esteso fu il fenomeno.
In Carnia è in programma un appuntamento particolarmente importante venerdì 19 maggio alle 20 nella Pieve di Santa Maria di Gorto, il concerto “Da font de mê anime. Cjants di glesie a la vecje in ricuart di pre ’Sef Cjargnel”: un incontro musicale tra cantorie e gruppi ancora attivi nelle chiese carniche (Onoranda compagnia di Cercivento, cantori di Rigolato, Forni Avoltri, Givigliana, Cazzaso, Gorto, Illegio) in ricordo di don Giuseppe Cargnello che con passione si dedicò alla ricerca e al mantenimento in funzione del repertorio liturgico tradizionale friulano. La serata sarà introdotta da don Loris Della Pietra e curata da Roberto Frisano e Novella Del Fabbro.
Tra i convegni si ricorda in particolare il tradizionale appuntamento archivistico che quest’anno toccherà gli archivi etnografici audio e video nel convegno “Sguardi e voci della memoria” in programma venerdì 19 maggio alle 16.30 in Palazzo Mantica a Udine e in contemporanea diretta streaming su www.setemane.it
Palazzo Mantica, sede della Società Filologica, oltre a molti appuntamenti ospita nella “cjanive” – lo spazio espositivo con accesso diretto da via Manin, anche una delle 12 mostre in programma per questa edizione, la mostra fotografica di Diego Cinello “Friuli – valli alpine, monti, acque genti”, un racconto per immagini delle meraviglie naturalistiche del nostro Friuli che si potrà visitare fino all’11 giugno.
Molte sono anche le rassegne che, svolgendosi in contemporanea, prevedono appuntamenti inclusi nel programma: tra queste i Mulini aperti in Carnia (20-21 maggio), la giornata nazionale ADSI (21 maggio), il festival delle filande a Dignano (26-28 maggio), i Passiparole in Friuli occidentale, il festival èStoria a Gorizia, Sapori Pro Loco a Villa Manin di Passariano.
Domenica 28 maggio, giorno conclusivo, l’appuntamento tradizionale sarà la Fraie de Vierte, la festa di primavera della Filologica che quest’anno si svolgerà a Prepotto. Come da tradizione verrà presentato il numero monografico della rivista “Sot la Nape” dedicato al territorio ed il volume “Cultura in Friuli” che raccoglie gli atti della scorsa edizione della rassegna. La novità di quest’anno è la Fraie dai fruts, una giornata dedicata ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria di Prepotto, che faranno festa intrattenuti da Gianluca Valoppi e Michele Zamparin (Teatro Positivo) e dal musicista Giorgio Parisi. L’iniziativa si affianca alle tante altre manifestazioni per i più piccoli, ai quali la Società Filologica è da sempre attenta: presentazioni di libri in friulano e letture animate proposte da Comuni e Biblioteche.
Chiuderà la Setemane, alle 20.30 nel salone di palazzo Mantica a Udine l’anteprima del reading Noterelle / Storiis di Graziadio Isaia Ascoli con il Teatro Incerto, che presenta la vicenda umana e degli studi del grande linguista cui la Società Filologica è intitolata, autore dei celebri «Saggi Ladini» nel 1873.