Al via nel Tarvisiano le riprese dell’ultimo film di Matteo Oleotto
Le riprese, della durata di sei settimane, si snoderanno tra il Tarvisiano e Gorizia, sfruttando le peculiarità uniche di queste due aree per differenziare le ambientazioni: nel Tarvisiano, con il suo paesaggio alpino, saranno principalmente girati gli esterni, mentre Gorizia farà da sfondo a molte scene di interni.
Cuore della narrazione sarà Cave del Predil, frazione del comune di Tarvisio, fulcro della storia, con il suo caratteristico borgo, la miniera, la chiesa e il museo, elementi che amplificano il fascino montano e storico della località.
Il Tarvisiano offrirà scenari straordinari come la Val Saisera, il Lago del Predil, Rutte Grande e il comprensorio sciistico di Sella Nevea. Inoltre, grazie al supporto di PromoTurismoFVG, saranno utilizzati impianti di risalita, come la telecabina del Canin, e di mezzi tecnici. Le riprese proseguiranno per alcuni giorni oltre confine a Kranjska Gora in Slovenia.
SINOSSI
“Ultimo Schiaffo” mescola caos e risate nel cuore delle vacanze natalizie in un paesino di montagna del Friuli Venezia Giulia. Jure (Massimiliano Botta) e Petra (Adalgisa Manfrida), fratello e sorella, sognano di trasformare la loro vecchia casa sul lago in un locale di tendenza, ma si ritrovano coinvolti in una vicenda assurda quando pensano di poter guadagnare una lauta ricompensa recuperando un cane smarrito. Nel frattempo, Nicola, un imprenditore senza scrupoli, incrocia il loro cammino. Quando il piano va storto, il Natale si trasforma in un incubo e tra schiaffi e colpi di scena, i protagonisti sono costretti a fare i conti con le proprie scelte, cercando una via di redenzione.
La troupe composta da 44 professionisti, è principalmente locale, ma vedrà coinvolti anche tecnici e professionisti provenienti dal resto d’Italia e dalla Slovenia, con l’obiettivo di raccontare una storia universale attraverso una lente di autenticità e sperimentazione cinematografica, tipica della visionarietà di Oleotto.
Questa produzione vanta l’appoggio del Film Fund Friuli Venezia Giulia e di Go Film, contribuendo alla crescita del panorama cinematografico regionale. Inoltre, il film, come parte di un impegno a favore della sostenibilità, adotta il protocollo Green Film, garantendo scelte ecocompatibili, un catering 100% green, e un impegno concreto a ridurre le emissioni, utilizzando soluzioni digitali e senza plastica, sostenendo appieno l’ecosostenibilità del progetto.
Un ritorno significativo per Oleotto, che, dopo il suo esordio straordinario con “Zoran, il mio nipote scemo”, torna nella sua Gorizia proprio nell’anno della Capitale Europea della Cultura, rinnovando il legame con il suo territorio e portando il cinema regionale alla ribalta nazionale.
Un progetto ambizioso che si distingue per la sua strategia produttiva: per la prima volta, un film Made in Friuli Venezia Giulia si avvale della collaborazione di una delle principali case di produzione nazionali, la Mompracem dei Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio.
La produzione gode del patrocinio dei Comuni di Gorizia, Tarvisio e Malborghetto-Valbruna.
(nella foto Matteo Oleotto)