Alla scoperta dei fossili del Monte Verzegnis
Il prossimo incontro relativo al XXXIII Agosto Archeologico si terrà sabato 20 agosto a Tolmezzo presso la sala conferenze al 2° piano dell’Albergo Roma alle ore 18, dove il Paleontologo Fabio Dalla Vecchia parlerà de “I fossili del Monte Verzegnis”.
Durante la parte finale del Periodo Triassico (200-220 milioni di anni fa), la parte settentrionale del Massiccio era una zona di mare profondo, mentre quella meridionale era una zona di mare basso. Nelle rocce originate dai sedimenti depositati nel mare basso si trovano resti di parti dure di invertebrati (conchiglie di molluschi, coralli, ecc.). Nella parte settentrionale ed occidentale del Massiccio, invece, abbiamo la famosa associazione fossile della Dolomia di Forni, con pesci, crostacei, rari ofiuroidi e pochi altri invertebrati marini, piante terrestri e rari – ma importanti – rettili (tra i quali i primi pterosauri), seguita da quella – leggermente più recente – del Calcare di Chiampomano, che include crostacei e pesci, ma anche echinodermi (ofiuroidi e ricci di mare) e ammonoidi.
Nel Giurassico (180-200 milioni di anni fa) lo sprofondamento della zona di mare basso portò all’estensione del mare profondo e alla presenza in zona di faune pelagiche che nelle Encriniti di Monte Verzegnis (un calcare rosso utilizzato per scopi estrattivi) sono costituite soprattutto da frammenti di crinoidi (gigli di mare), cefalopodi (ammonoidi e belemnoidi), denti di pesci e di rettili marini.