Alluvione, da Ovaro il grazie della Regione Fvg ai volontari della Protezione Civile
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha ringraziato i volontari delle squadre comunali della Protezione civile regionale che si sono adoperati con grande dedizione ed efficacia per affrontare e risolvere le gravi emergenze causate dal maltempo in Carnia.
L’occasione è stata fornita dall’evento organizzato dal Comune di Ovaro, su iniziativa del sindaco Mara Beorchia, per rendere merito a tutti coloro che si sono adoperati per ridurre il disagio e i danni patiti dalla popolazione locale e dalle strutture, a seguito dei gravi fenomeni alluvionali dello scorso mese di ottobre.
“Si è trattato di una conferma – ha detto Riccardi – dello spirito di solidarietà che anima la nostra gente e che sta alla base, dapprima della costituzione, poi della strutturazione e articolazione sul territorio delle squadre comunali, da sempre elemento fondante della nostra protezione civile”.
Il vicegovernatore ha ricordato i momenti difficili dell’emergenza alluvionale, nei quali il sindaco di Ovaro è divenuta un simbolo dell’amore e dell’attaccamento delle nostre genti al territorio.
Una dedizione e un attaccamento che sono stati ripagati dalla Protezione civile e dalle istituzioni perché proprio nella stessa giornata, come ha evidenziato Riccardi, era stato riaperto il ponte di Comeglians sul torrente Degano che era crollato a causa della piena alluvionale.
“A distanza di soli due mesi – ha precisato il vicegovernatore – il territorio presenta già molte meno ferite rispetto ai danni dal maltempo e l’efficacia degli interventi ha suscitato l’ammirazione anche dei colleghi del dipartimento nazionale della Protezione civile”.
“L’esperienza della protezione civile Fvg, che nasce dalla ricostruzione del Friuli terremotato – ha sottolineato Riccardi – rischia di rimanere un elemento della storia se non saremo capaci di trasmetterne alle giovani generazioni i valori e le emozioni che stanno alla base del poter e saper ricostruire dalle macerie”.
Questa, per il vicegovernatore, è la vera sfida che ci attende, “per fare in modo che l’esperienza della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia continui a essere un emblema e un insegnamento, oltre ad essere da supporto a quanti si stanno sempre formando per poter continuare a intervenire nelle emergenze che – ha concluso Riccardi – non ci possono cogliere impreparati”.