Amaro, per Advan indicazioni confortanti dalla prime fiere post Covid
«Un’incognita che abbiamo deciso di affrontare e che si è rivelata produttiva. Siamo soddisfatti, gli ordini si stanno già concretizzando».
Mario Zearo, fondatore e amministratore delegato di Advan, l’azienda di Amaro che a livello internazionale si distingue per specializzazione e qualità nella produzione di sistemi implantari per l’odontoiatria d’avanguardia, sintetizza così la partecipazione in presenza alle tre fiere di settore più importanti al mondo, le prime dell’epoca post Covid.
«Il debutto è avvenuto a Dubai, all’appuntamento più importante per il Medio Oriente e l’estremo Oriente, e i risultati sono stati ottimi – spiega -: contatti contenuti per numero, ma pesanti per produttività. Nell’immediato post fiera i contatti acquisiti si sono trasformati quasi nella totalità in dialogo e già in contratti». Ha dato segnali positivi anche la fiera di Rimini, che è stata organizzata su tre giorni ad inizio settembre. «Nella seconda giornata – prosegue nel racconto Zearo -, l’affluenza è stata tale che pareva di essere in epoca pre Covid».
Ha mostrato un volto molto diverso rispetto a quello del 2019, invece, l’appuntamento di Colonia, dove si svolge la fiera di settore più importante al mondo. «Effettivamente qui l’impatto della pandemia si è visto soprattutto sulla presenza degli espositori – considera Zearo -, più contenuta che in passato». Anche da questa piazza Advan è però rientrata ad Amaro con buone novità. «In virtù dell’intervento dell’Ice, l’Istituto del commercio estero, che sta seguendo con particolare attenzione il processo di internazionalizzazione delle aziende italiane del settore dentale, nella prossima edizione della fiera, nel 2023, l’Italia avrà un proprio padiglione dedicato, con 2mila metri quadri a disposizione, il doppio delle aree attribuite attualmente, e in una posizione logistica interessante».
Il bilancio “positivo” della partecipazione fieristica di Advan si coniuga con una decisa ripresa del mercato, che solo a settembre ha fatto registrare un + 25% rispetto allo stesso periodo del 2020. Una percentuale che, nel caso dell’azienda carnica, testimonia anche una crescita propria, data la tenuta della sua produttività durante il periodo pandemico. Un trend di espansione che la crisi delle materie prime non blocca – «si riscontra un rallentamento nelle forniture ma non tale da incidere negativamente sulla produzione – e che è confermato dagli importanti investimenti che consentiranno all’azienda di entrare a dicembre nella nuova e importante sede in via di ultimazione al Carnia Industrial Park. Lì la produzione comincerà a partire dai primi giorni del nuovo anno. «Complessivamente un investimento da 5 milioni – spiega Zearo -, per il nuovo fabbricato e per le macchine utensili di ultima generazione che consentono la lavorazione ad altissima precisione di piccoli pezzi».
Advan, dunque, come esempio di una Montagna Rock, riprendendo il motto del Manifesto lanciato di recente per dire che in montagna è possibile fare impresa? «È certamente possibile, ma – considera realisticamente Zearo – occorre individuare una tipologia d’impresa compatibile con il contesto; occorre avere una connessione Internet efficiente; investire in processi produttivi con alto tasso di tecnologia. La vera scommessa, tuttavia, non è solo far insediare aziende in montagna, ma far restare i collaboratori a vivere qui».
(nella foto Mario Zearo)