Ampezzo ospita le opere dell’artista Enzo Valentinuz
Ampezzo si prepara ad ospitare l’artista friulano Enzo Valentinuz con l’esposizione Legàmi (l’inaugurazione si terrà il prossimo 23 Agosto alle ore 17 presso Palazzo A. Unfer, sede del Museo Geologico e della Pinacoteca). Il lavoro di Valentinuz è frutto di una vera e propria vocazione interiore che non ha mai interrotto la sua forza, dagli anni della formazione all’Istituto d’Arte di Gorizia sotto la guida di Mocchiutti fino ad ora, nella maturità. Dopo un inizio di carriera intenso e promettente, negli anni settanta le vicende della vita personale lo hanno portato su altre strade per circa trent’anni, durante i quali il suo sentire artistico è rimasto vivo e vigile, in attesa di tornare a produrre, come è accaduto nel 2004 grazie ad una commessa del Comune di Romans D’Isonzo, il paese natìo. Da allora il flusso creativo, poetico, sensibile di Enzo Valentinuz non ha conosciuto sosta, il magma di cose da dire accumulate in tre decenni scorre fertile e si arricchisce di ogni sguardo, suggestione o parola che immancabilmente Enzo capta con gentilezza e umanità profonde.
Il suo lavoro accosta tutto l’umano; non di rado dietro un’immagine vivace, dai colori esuberanti, si cela una riflessione che ne svela la profondità che – la vita insegna – transita anche nell’ombra. Più alto è il rilievo, più netta è l’ombra che getta sulla tavola colorata: la convivenza eterna di luce e oscurità che solo il “gioco” di un’artista può mettere in scena. Mentre le pietre si dispongono e si sovrappongono sul quadro in griglie e forme tridimensionali che cercano gli equilibri fra colori e volumi, fra immagine e pensiero, nei graffiti l’artista lavora alla ricerca del “substrato” fatto di realtà inaspettate: profili umani e forme naturali letteralmente si scoprono sotto le sue mani, che scavano nel proprio quadro come in una sorta di auto-analisi universale, in cui tutti potranno riconoscersi.
Il lato profondamente umano di Enzo Valentinuz lo lega (appunto) all’arte ma anche alla sua terra, alla storia e agli amici artisti della sua generazione, uno dei quali è Luciano Martinis che di recente è ritornato ad abitare nella sua Ampezzo e non ha esitato a suggerire al Comune di ospitare una mostra dell’amico Enzo, con il quale abitualmente condivide “momenti d’arte e di convivio”. Ampezzo, paese che ha dato i natali a molti artisti, conferma così una tradizione destinata a rafforzarsi, sotto la spinta di un’amministrazione sensibile e intenzionata a concretizzare con continuità nuovi progetti culturali su diversi fronti.