Ampezzo, ristrutturata la sede dell’Istituto Comprensivo Val Tagliamento
“Mi auguro che occasioni come l’inaugurazione di oggi e la storia e il percorso che stanno dietro a questa giornata di festa per la comunità di Ampezzo e la sua vallata vengano lette con profondità: va compreso che l’interesse di qualcuno non è compatibile con l’interesse lungimirante di tanti. Salutiamo oggi un risultato importante che segna la capacità e il carattere di una classe dirigente di amministratori locali che cerca soluzioni le quali spesso non sono comprensibili a breve: questa è una storia vera e giusta che fa il passo del tempo che ci è dato di vivere”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi all’inaugurazione del ristrutturato edificio scolastico “Marco Davanzo” ad Ampezzo, sede dell’istituto comprensivo Val Tagliamento, ringraziando gli amministratori locali per “un’esperienza di cui faremo tesoro e che dimostra come sia possibile garantire un diritto fondamentale quale è quello all’istruzione in un tempo che impone alla classe dirigente e alla politica il coraggio delle scelte”.
È stato il sindaco Michele Benedetti – alla presenza del sottosegretario all’Economia e finanze Sandra Savino, del vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, del consigliere regionale Manuele Ferrari e della dirigente scolastica Maria Vaino – a riassumere le fasi che, dopo la chiusura nel gennaio 2019 a seguito di verifiche strutturali attuate nel 2018, hanno imposto la scelta sulla chiusura o meno del plesso, con il rischio di una “discesa a valle” della comunità scolastica e docente.
“Siamo davanti a scelte strutturali necessarie in una società che inevitabilmente cambia nel tempo. All’interno di questo quadro sono due i pilastri che in particolare mostrano la tenuta della garanzia costituzionale, della libertà e del benessere di un Paese: il diritto alla salute e quello all’istruzione. Quali sono le condizioni che mettono a rischio la loro garanzia? Probabilmente la resistenza di alcune posizioni, che intercettano l’impopolarità che alcune scelte comportano. Questa di Ampezzo è una storia esemplare, di coesione, di coraggio e lungimiranza”.
Con un quadro economico complessivo di 5 milioni di euro, coperti per 2,5 milioni dal Miur e per la rimanente quota dalla Regione Friuli Venezia Giulia, oggi la scuola riapre dopo i lavori iniziati dalla ditta Riccesi di Trieste nel 2020 e conclusi qualche mese fa.
L’edificio è a disposizione di circa 70 alunni della primaria e della secondaria di secondo grado provenienti oltre che da Ampezzo anche da Socchieve, Preone e Sauris.
Dopo la benedizione del vicario generale mons. Guido Genero e il taglio del nastro, Riccardi con le autorità ha visitato l’edificio ora perfettamente a norma, comprende oltre alle aule anche spazi per biblioteca e aula di musica, aula immersiva e robotica, laboratori Stem e un’aula per tecnologia e arte. I locali mensa saranno pronti invece tra alcuni mesi, segnando la completa conclusione della ristrutturazione.
“Fondamentale mantenere questi servizi sul territorio della montagna e in generale in tutte le zone più disagiate per poter continuare a vivere in montagna – ha affermato Mazzolini -. Scuole, sanità e altri servizi imprescindibili per le nostre famiglie in Alto Friuli, la Regione continua a sostenere”.