Anche Tolmezzo va al Tar per riaprire la posta di Terzo
Il Comune di Tolmezzo segue quelli di Buja e Gemona ricorrendo al Tar del Lazio contro la chiusura dello sportello postale della frazione di Terzo, la cui serranda si è abbassata lo scorso 7 settembre. Con una delibera di giunta l’amministrazione guidata da Francesco Brollo ha affidato l’incarico legale al prof. Avvocato Luigi Garofalo.
Poste Italiane avevano motivato tale chiusura con la necessità di adeguare l’offerta all’effettiva domanda di servizi postali nel territorio comunale, ma per il comune la tesi “non solo non appare funzionale alla miglior erogazione dei servizi postali nel territorio comunale, ma anzi risulta certamente e gravemente lesiva degli interessi e dei diritti dell’intera popolazione comunale, violando gli obblighi di servizio universale che Poste Italiane s.p.a. è tenuta a garantire, con riferimento in particolare alla popolazione residente nella frazione di Terzo e nelle limitrofe frazioni di Casanova, Caneva, Fusea, Cazzaso e in località Lorenzaso, che contano complessivamente più di 1.400 abitanti”.
La Giunta ricorda che ogni iniziativa e circostanza legata all’ufficio di Terzo “ha visto costantemente informata la cittadinanza e in particolare la popolazione della frazione, anche attraverso riunioni pubbliche, ordini del giorno inviati agli altri comuni interessati, alla Provincia di Udine, alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ed agli organismi associativi dei comuni”. Tra queste inoltre è stata promossa una raccolta di firme intesa a evitare la chiusura dell’ufficio postale alla quale hanno aderito n. 1.031 persone, residenti nel Comune o fruitori del servizio postale nell’Ufficio in oggetto.
Tolmezzo dunque, “unitamente alle altre Amministrazioni della Provincia e della Regione Friuli Venezia Giulia interessate da analoghi provvedimenti di chiusura, intende farsi portatrice degli interessi e diritti della propria popolazione, provvedendo alla loro tempestiva tutela avanti alle competenti sedi, in particolare promuovendo apposito ricorso avanti il T.A.R. del Lazio”.