Verzegnis e Moruzzo dicono “no” al Ceta
Anche le amministrazioni comunali dicono «no» al Ceta, il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea che, sottolinea Coldiretti Fvg, penalizza imprese e consumatori, con rischi pure sul fronte della salute.
Coldiretti Fvg ha sollecitato anche i consiglieri regionali a deliberare contro il Ceta. A una prima verifica si contano intanto già 21 Comuni che hanno espresso la loro contrarietà. Nel dettaglio, 11 della provincia di Udine, 7 della provincia di Pordenone e 3 della provincia di Gorizia.
In particolare il Comune di Udine è già intervenuto sia con la giunta che con il consiglio, mentre Basiliano, Bertiolo, Buttrio, Martignacco, Mereto di Tomba, Moruzzo, Pagnacco, Pocenia, Reana del Rojale, Verzegnis, Cormons, Dolegna del Collio, Sagrado, Barcis, Cavasso Nuovo, Fanna, Frisanco, Maniago e Vivaro hanno visto intervenire via delibera la giunta. Secco l’altolà anche del consiglio comunale di Spilimbergo.
Coldiretti regionale ha recentemente partecipato a una manifestazione di piazza a Roma sottolineando tutte le criticità dell’intesa: dall’ingresso in Europa di principi attivi vietati nel Continente da decenni al sostanziale via libera al falso made in Italy con denominazioni come “parmesan” che potrebbero entrare in competizione con i prodotti italiani di maggior pregio.
«Un quadro di grande criticità – commenta il presidente regionale di Coldiretti Dario Ermacora – che ci vede uniti ad altre associazioni a difesa del valore storico e strategico della produzione locale. Di qui le sollecitazioni a Consiglio regionali ed enti locali a deliberare contro il Ceta».
Sicuramente sbaglio, ma credo che le delibere dei consigli comunali lascino il tempo che trovano, riguardo l’argomento in questione
Giusto che coldiretti si schieri a favore dei propri associati se si vedono danneggiati da questo accordo ma, visto che siamo in Europa penso sinceramente che l’argomento sia di competenza comunitaria.
Ai nostri rappresentanti in tale sede vanno pertanto indirizzate le argomentazioni che sconsigliano accordi di questo genere.