Andrea Fuccaro da Valbruna a Berlino in bici sulle tracce del nonno deportato nei lager nazisti
Ha percorso quasi 1200 Km in sella alla sua bicicletta, dalla sua Valbruna a Berlino, ricalcando la strada che fece suo nonno quando nel 1945 venne deportato nel lager di Dora Mittelbau. Un emozionante viaggio sull’onda della memoria, dedicato anche al suo caro amico scomparso Paolo, quello intrapreso da Andrea Fuccaro, ciclista amatoriale, che alla sua impresa ha abbinato una iniziativa di crowdfunding a favore di Hattiva Lab, grazie alla quale sono stati raccolti 1500 euro.
Fuccaro ha raccontato la sua intensa esperienza al pubblico in un incontro – aperto da Giulia Taboga di Hattiva Lab e chiuso da Mariagrazia Lamparelli di Spazio Crisalide – presso la sede della onlus a Udine, occasione in cui si è illustrato il progetto per il quale sarà impiegata la somma: l’acquisto di un software di valutazione e riabilitazione delle funzioni esecutive per studenti con DSA.
Appassionato di ciclismo da strada, manager nel settore farmaceutico, ha affrontato una media di 130 i chilometri al giorno sopportando fatica, caldo, sete e non pochi ostacoli. Ripercorrendo le tappe, ha raccontato anche aneddoti curiosi come l’incontro in Austria con il bellunese Diego, che voleva giungere addirittura al polo nord, il cameriere di Sutrio, la gomma forata, la febbre dell’ultimo giorno, i ristoranti e i negozi chiusi, i falchi che lo hanno accompagnato per km, la pizza orripilante (ma salvifica quando si rischia di restare digiuni), la nebbia, i timori, la stanchezza, la noia di paesaggi sempre uguali, infine la baracca ritrovata.
Partito con un bagaglio minimalista, Andrea è tornato ulteriormente alleggerito da un catartico viaggio che gli ha “risolto” alcune sofferenze, legate alla scomparsa dell’amico (alla serata erano presenti alcuni familiari di Paolo) e al ricordo di suo nonno sopravvissuto al campo di concentramento. Appagato dalla traversata conclusa, ora è pronto per una nuova avventura, stavolta in compagnia.